Ho 47 anni, consapevolezza di donna e di me e, quando faccio l’amore, sorrido.
L’amore mi fa ridere, mi mette allegria, solletica mente e corpo. Un gioco, una danza, parlarsi con la pelle.
Fare l’amore è un varco, un passaggio in un mondo distante ove tutto è concesso, senza inibizioni, freni; uno spazio dove essere se stessi. Una vera bellezza!
Inorridisco quindi quando leggo questo reportage sugli adolescenti e il sesso, per quanto possa essere non esteso a tutti.
La voglia di bruciare tutto subito, la scopata, il sesso orale, il vuoto dentro. Nessun godimento, nessuna consapevolezza, solo un esistere per non essere emarginati.
Troppo presto, troppo freddo, troppo violento, nessuno contatto con la bellezza e la gioia.
Tappe bruciate, esperienze fasulle, confini violati.
Impavidi ed inesperti, drogati da finzione.
Saranno adulti depressi?
Conosceranno mai l’eccitante incanto di un orgasmo perfetto?
Fare l’amore resta uno dei pochi sorrisi puri che la vita ci lascia.
Chiara