Quinuq è l’ animaletto blu dalla grande coda e dalla faccia simpatica protagonista del libro di cui vi voglio parlare stavolta. Quinuq viene da un paese lontanissimo, un piccolo puntino nel nero dell’universo, uguale e tanti altri ma unico per il nostro piccolo extraterrestre . Quinuq approda sulla terra e gli piace molto quello che trova: la varietà di case e vegetazione, la moltitudine di persone e oggetti, le risate delle persone, la luce che contrasta con il buio che regna quasi sempre sul suo Paese, il vento forte e la pioggia che cade dal cielo e gli fa capire quanto tutto sia immenso.
A Quinuq piace tutto della Terra e dà alle cose nomi buffissimi e divertenti (i ghatt e i ghatt più grandi, le khasee e le simil khasee). Ma è proprio grazie alla distanza con il suo paese d’appartenenza e al contatto con una realtà diversa che Quinuq capisce quanto ne sente la mancanza e quanto sono importanti la sua casa e le sue radici.
Una storia tenera e divertente che parla di immigrazione, di distanze e appartenenze in modo leggero e delicato. E ci racconta come ci si può integrare in un paese nuovo senza per questo rinunciare alle proprie origini. Quindi un tema di estrema attualità. Il tutto accompagnato da bellissime illustrazioni che utilizzano la tecnica del collage e delle matite colorate.
Volete diventare amici del simpaticissimo Quinuq?
Io, Quinuq. Kite edizioni. Scritto da Davide Calì e immagini di Leire Salaberria, giovane illustratrice spagnola.
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