“Io so Carmela” è il titolo di una graphic novel tutta italiana, nella quale si denuncia una drammatica storia di abusi su una minorenne…abusi non solo fisici ma anche derivanti dall’indifferenza delle istituzioni. Un’iniziativa per non dimenticare Carmela, che che a distanza di sei anni attende ancora giustizia
La vicenda di Carmela.
Questa è l’amara e paradossale storia di Carmela, una dodicenne che vive nella periferia di Taranto, una ragazzina come tante, allegra e vivace, con profondi occhi scuri e lunghi capelli ricci e ribelli. Di una bellezza ancora acerba,di cui qualcuno già se ne era accorto. un uomo della Marina italiana, in particolare, che cominciò un brutto giorno del 2005 a pedinarla a importunarla all’uscita di scuola e fin sotto casa; Carmela allora si rivolse ai servizi sociali, chiedendo una serie di colloqui con una psicologa. ma nel mese di novembre 2005 scappò di casa e per questa sua fuga avvenne la tragedia: per due interminabili giorni fu preda di un branco, formato da minorenni e da un adulto dai quali subisce una serie di violenze a sfondo sessuale; purtroppo il calvario di Carmela continuò anche successivamente perchè abusarono di lei drogandola altri due uomini poche ore dopo. I genitori la ritrovarono quattro giorni dopo sconvolta e traumatizzata.
Vittima due volte.
La denuncia partì immediatamente, ma le istituzioni che avrebbero dovuto tutelare l’innocenza perduta della giovane vittima, reagiscono in maniera diametralmente opposta: i servizi sociali ritenendola mentalmente disturbata decidono di farla ricoverare nel centro dei minori di Lecce, allontanandola quindi dal suo nucleo familiare e affettivo. Lì le somministrano una terapia a base psicofarmaci, una terapia molto dannosa per la già fragile psiche della ragazza e della quale i genitori non ne erano assolutamente a conoscenza. Successivamente Carmela venne trasferite in un altro centro di assistenza minorile, e nel frattempo il padre cerca in tuti i modi di riportarla a casa, ma senza alcun successo: il 15 aprile del 2007 Carmela decide di togliersi la vita, gettandosi dal settimo piano di un palazzo. Morta suicida a soli 13 anni, nell’indifferenza generale e soprattutto di quella giustizia che avrebbe dovuto quantomeno condannare i suoi violentatori a tutt’oggi a piede libero.
Io so Carmela.
Quell’intercalare detto continuamente dalla ragazza, magari per darsi fiducia e per dimostrare a sé stessa e agli altri che c’era, è poi divenuto il titolo della graphic novel scritta e disegnata da Monica Barengo e Alessia Di Giovanni e pubblicata dalla Becco Giallo editore. un racconto per disegni una testimonianza che si basa sul diario di Carmela trovato poco dopo la scomparsa della tredicenne, un diario che chiama in causa drammaticamente i suoi stupratori, nominati per nome e cognome uno ad uno. Perchè il processo contro i violentatori di Carmela è ancora in corso, e per tale motivo bisogna tenere viva l’attenzione. anche peer questo è nata l’associazione Io so Carmela che si occupa proprio di tutelare le vittime della pedofilia. sperando che presto si faccia giustizia per Carmela e che vicende di questo genere e così abiette nel nostro Paese non debbano più accadere.
Simona Coppola