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Io sono Heathcliff di Desy Giuffrè

Creato il 01 aprile 2012 da Nasreen @SognandoLeggend

Desy Giuffrè

Desy Giuffré è nata a La Spezia nel 1985 e vive in un allegro paese marittimo sulla costa ionica della Sicilia. Donna dal carattere determinato e sognatrice d’altri tempi, non si arrende mai di fronte ai progetti che si prefissa. Ed è così che, dopo una lunga attesa fatta di lavoro e speranza, è riuscita a realizzare il suo sogno lavorativo che lei stessa ama definire tale per la professionalità e la passione che la unisce al mondo della scrittura: un lungo cammino da sempre desiderato ed inseguito con tenacia.
Lettrice vorace e amante dei fiori, adora fare lunghe passeggiate nel folto dei boschi o in riva al mare.

Dalla sua fatica nel separarsi dai personaggi dei libri di cui s’innamora, è nato in lei il desiderio di creare un sequel tratto da Cime tempestose – romanzo che conosce a memoria – con il quale coltiva un rapporto viscerale. Il silenzio, la buona musica, il profumo della terra bagnata e l’immenso blu del cielo sono le condizioni ideali per la sua ispirazione. Io sono Heathcliff è il suo romanzo d’esordio.

Sito Ufficiale : Desy Giuffrè

Homepage FB : Desy Giuffrè

 

Io sono Heathcliff di Desy Giuffrè
Titolo: Io sono Heathcliff
Autore: Desy Giuffrè
Serie: //
Edito da: Fazi Editore
Prezzo: 9,90 €
Genere: Paranormal Romance
Pagine: 300 p.
Voto:
Io sono Heathcliff di Desy Giuffrè

Io sono Heathcliff di Desy Giuffrè
Io sono Heathcliff di Desy Giuffrè
Io sono Heathcliff di Desy Giuffrè

Trama: Elena Ray è una ragazza ricca e viziata, la sua apparente superficialità nasconde però le tipiche sofferenze adolescenziali. Damian Ludeschi è un affascinante ladro di strada, amante del pericolo e romantico sognatore, incapace di accettare l’abbandono del padre e di assecondare i voleri di uno zio violento e avido di potere. Le loro vite sembrano non avere nulla in comune, se non fosse per un’antica maledizione che lega entrambi alla vecchia tenuta conosciuta con il nome di Wuthering Heights, e ai loro storici proprietari: Catherine Earnshaw e il suo amato Heathcliff. Abbiamo imparato a conoscerli e ad amarli nel classico senza tempo “Cime tempestose”, che ha fatto palpitare tanti cuori, e ora li ritroviamo come spiriti disposti a tutto, anche ad appropriarsi delle vite dei due giovani protagonisti pur di avere una seconda possibilità di vivere il loro sfortunato e triste amore.
Non sarà il destino a decidere per loro, ma il segreto custodito nell’epitaffio di una tomba, che dà vita al sequel fantasy di una delle storie più amate della letteratura inglese: «Le rocce ne saranno custodi. La brughiera prigione. Finché una Figlia di Sangue non giungerà per ridare il sale alle loro ossa. E la terra non griderà più i loro nomi».

Recensione
di CriCra

Con questo libro d’esordio – Io sono Heathcliff – Desy Giuffrè presenta a tutti gli amanti della lettura per questo genere (e non solo) un sequel paranormal romance ad uno dei romanzi più amati e conosciuti del nostro tempo: Cime Tempestose di Emily Bronte.

cime tempestose

Le rocce ne saranno custodi. La brughiera prigione.

Finché una Figlia di Sangue non giungerà per ridare il il sale alle loro ossa.

E la terra non griderà più i loro nomi.

La cosa che più mi ha incuriosito, prima ancora di leggere questo libro, è stato il “tam tam” informatico e la grande aspettativa che si sono sviluppati, in special modo per via internet tra le oramai conosciutissime pagine del social network Facebook e su tantissimi e vari blog, dedicati alla letteratura in generale.

Certamente per questa giovane autrice, non deve essere stato affatto facile creare e realizzare una storia in cui, i suoi personaggi si trovano a condurre una sorta di vita a doppio filo, e quindi di confronto, con gli intramontabili protagonisti del capolavoro della Bronte: Catherine Earnshaw e il suo adorato Heathcliff.

Cathy & Heathcliff

Venendo a parlare un po della storia, senza ovviamente svelare troppo, facciamo conoscenza della protagonista femminile, Elena Ray, una ragazza bella, con occhi di un verde brillante che colpiscono fin da subito, dall’aria altezzosa e sfrontata, unica figlia di una ricca famiglia e alquanto viziata; i suoi interessi sono vari e molto effimeri, ad eccezione per la sua passione per lo shopping per le vie della sua città, Roma, in compagnia della sua migliore amica, Stella, anche lei con un carattere molto simile, proveniente da una famiglia ancora più benestante di quella di Elena, con la quale l’amicizia è praticamente paragonabile a quello di un legame che si ha tra due sorelle.

Elena, oggi proprio non ti riconosco. Stai male?

Sto benissimo, non preoccuparti. 

   Sono solo di malumore per via del viaggio in Inghilterra.

           … La verità è che vorrei esserci io al tuo posto.

   Un paio di settimane in totale relax, lontana da tutto, solo la natura, l’aria fresca, la solitudine …

   Fece una pausa, i suoi occhi incontrarono quelli di Elena che la fissava scettica.

   Sai che palle! Esclamarono in coro, e scoppiarono a ridire.”

È proprio durante uno dei loro soliti giorni dedicato alle spese pazze, tra le vie e i negozi più alla moda della città, che Elena e Stella si imbattono in due ragazzi che tentano di derubarle; Matteo, un ragazzo alto e magro, con caratteristici capelli rasta e Damian, un ragazzo dall’aria carica di sfrontatezza e dotato di un paio di occhi color della notte, i più bei occhi in cui Elena abbia mai posato il suo sguardo.

L’incontro tra i due ragazzi è come un fulmine a ciel sereno, improvviso e imprevisto ma allo stesso tempo carico di aspettative per il futuro di entrambi; un incontro che darà così il via ad un coinvolgente susseguirsi di situazioni, che creeranno nel lettore la giusta scintilla di curiosità per lo svolgersi degli eventi.

io sono

Nella manciata di secondi in cui i sensi di Elena e del teppista furono una cosa sola,
i due stettero attoniti l’uno di fronte all’altra, soggiogati da qualcosa di misterioso,
senza la forza né la capacità razionale di porsi domande.

La caratterizzazione degli ambienti e dei personaggi è posta in maniera semplice e diretta, senza lasciare nulla al caso ma sempre al momento opportuno, come a completare i tasselli di un complicato puzzle senza escludere niente e nessuno come per le figure dei genitori di Elena, Gregor e Anna.

Lui, un uomo ligio al suo lavoro di imprenditoria, sette giorni su sette, e di conseguenza molto spesso assente da casa; lei, una donna che, pur sapendo di essere molto amata dal marito, cerca di tamponare le sue continue assenze, partecipando a tanti incontri, ricevimenti, mostre d’arte e così via; o ancora per le figura di Virginia, la governante di casa Ray, la quale ama Elena come se fosse sua figlia, sempre pronta a capirla e sostenerla in qualsiasi momento.

D’altro canto, abbiamo Damian, il quale appare subito come un’anima tormentata e problematica, a causa dei guai in cui lo ha lasciato il padre e dal continuo tormento da parte dello zio Alex di prendere parte ad un mondo che lui stesso odia e in cui non vorrebbe mai entrare a farne parte.

La rappresentazione scenica poi che l’autrice ci dà della rinomata dimora – Wuthering Heights – è davvero molto dettagliata e capace di condurti in quel posto perduto nel tempo, ricco di mistero e delineato da tratti ora incantevoli, ora cupi e oscuri, tanto da riuscire a ricreare le atmosfere che lo hanno reso così conosciuto.

cime tempestose

Wuthering Heights si ergeva sulla cima di un colle,
poco più che una lieve ondulazione concava
nella brughiera dello Yorkshire,
stagliandosi maestosa e cupa come un relitto portato dal vento
e arenatosi lì da secoli.

L’interesse per la storia arriva in un tranquillo e trascinante crescendo, dove le sorti per ciò che affronteranno Elena e Damian (e mi complimento con l’autrice poiché questi nomi scelti sono proprio belli) e parallelamente anche per gli spiriti irrequieti di Cathy e Heathcliff, vedono un susseguirsi di forti emozioni e cambiamenti insperati, come il ritrovamento sincero e profondo dei veri valori affettivi all’interno della famiglia di Elena, il riaffermarsi di vecchie e durature amicizie e il grande gesto di sacrificio che porterà verso il compimento di un grande ed eterno amore.

L’autrice sembra essere una poetessa d’altri tempi, catapultata in questo nostro presente, in cui riesce a destreggiarsi grazie alla sua capacità di alternare l’uso di una dialettica ora moderna e quotidiana, ad una basata su pensieri poetici, che potrebbe apparire dal retro gusto un po’ ostico solo agli occhi di quei pochi profani che non sanno cogliere il senso profondo di quando ci si esprime in questo genere di forma letterario.

È stato interessante vedere come all’interno della storia, ad un certo punto, i ruoli si siano un po’ scambiati. Elena, bella, giovane, viziata, padrona del suo mondo praticamente perfetto, si trasforma in una impavida eroina che si lancia all’avventura per salvare il suo amato, fidandosi dell’aiuto di coloro che oramai imperversano i suoi sogni da tempo e che solo lei potrà aiutare, con l’aiuto di Damian.

Percepiva in modo netto, quasi tattile, l’invisibile laccio

insieme

che lo legava ormai a quella ragazza.

Elena non era più una sconosciuta che il caso gli aveva fatto incontrare.

Non era nemmeno un’amica.

Le si avvicinò. Lentamente.

Tutto questo non ha fatto altro che contribuire a rendere la trama ancora più interessante da scoprire, portandoti a seguire gli eventi che si srotolano passo passo, tra dinamicità e aspettative rivelate che alla fine ti fanno sorridere all’idea di come l’autrice, amante da sempre di Cime Tempestose, abbia voluto dare a tutti i personaggi il suo personale finale, magari chissà! Forse ipoteticamente parlando, spinta a creare tutto questo, per la sua grande voglia di vedere quel tanto sospirato finale che Emily Bronte, nel suo romanzo, non ha concesso a quel lettore che ama sempre e comunque, gli Happy Ending.

Io sono Heathcliff di Desy Giuffrè


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