2011: Io sono Li di Andrea Segre
uscita italia: 23 settembre 2011
Un piccolo grande film.
“Il più sensibile, originale, commovente film italiano di Venezia” scrive giustamente Il Corriere della Sera.
Io sono Li è il primo lungometraggio di un valente autore di documentari pluripremiati. Al suo debutto Andrea Segre mostra una sorprendente bravura (come regista e sceneggiatore) sia nel raccontare storie personali sia nel ritrarre ambienti e riportarne le giuste atmosfere. Io sono Li è al contempo una acuta analisi di psicologie umane, un veritiero quadro di provincia, una decisa denuncia del bigottismo e delle diffidenze che troppo spesso rovinano le nostre vite. Aiutato da uno splendido complesso di attori e da un talentuoso cast tecnico (fotografia e colonna sonora sono da encomio), Segre ci offre uno dei più sensibili e delicati film degli ultimi anni che chi ama il «vero» cinema non dovrebbe perdere. Un’opera che convince e coinvolge come poche, coraggiosamente e opportunamente non doppiata (i dialoghi sono in cinese e in stretto dialetto veneto)… il che contribuisce non poco a dare verità e sincerità al tutto.
Intimismo e ironia miracolosamente fusi in un lavoro sottile e poetico (“una fiaba dolce amara”, Il Manifesto), scarno ed essenziale, giustamente lento nel ritmo e nello svolgere uno dei temi più attuali del nostro tempo (l’incontro-scontro multietnico), attualità troppo spesso colpevolmente ignorata dalla nostra cinematografia.
Oscillante tra pessimismo e ottimismo (“Segre dimostra di credere all’amore e all’amicizia ma ne racconta la triste inutilità prima ancora del fallimento” scrive Alessandro Ballini), Io sono Li rimarrà a lungo nei nostri ricordi più piacevoli del grande schermo.
“Andate a vederlo prima che lo smontino dalle sale”: faccio mio l’appello de Il Riformista.