Un incasso da 300mila euro con 52.800 presenze complessive nei cinema delle 117 città italiane dov’è stato distribuito. Numeri da record per il docu-film ‘Io sto con la sposa’, per l’ottava settimana consecutiva in programmazione nelle sale italiane: una produzione dal basso, costata 140mila euro di cui 100mila ottenuti attraverso il crowdfunding. Il viaggio della pellicola continua. Sarà presto distribuito all’estero riuscendo in un’impresa che all’inizio, un po’ come quella dei suoi protagonisti, siriani e palestinesi decisi a raggiungere la Svezia dall’Italia, sembrava impossibile.
“Abbiamo filmato un accordo con la casa di distribuzione Film Transit per portarlo in tutto il mondo, non ci aspettavamo questo successo”, racconta uno dei registi, Antonio Augugliaro che, insieme a Gabriele Del Grande e Khaled Soliman Al Nassiry ha firmato la regia del documentario, dopo quattro giorni di viaggio per mezza Europa. Tra i primi venti film più applauditi al Festival di Amsterdam, l’Idfa, adesso ‘Io sto con la Sposa’ parteciperà anche al Dubai Film Festival, dove è in concorso. “E’ un film comunitario e insieme un’azione politica, abbiamo rischiato 15 anni di carcere e 15mila euro di multa per ogni persona che trasportavamo”.
Il suo successo interroga anche sul futuro dell’industria cinematografica italiana, che ha visto i finanziamenti dello Stato diminuire, in dieci anni, da 94 a 19 milioni di euro. “Con le agevolazioni del decreto Franceschini si arriva a 59 mln – spiega il critico cinematografico Gianni Canova, durante un convegno all’associazione stampa estera di Milano – ma le risorse disponibili sono sempre meno. Serve uno scatto, una propensione al rischio, ‘Io sto con la sposa’ è un esempio di tutto questo”. Una copia del dvd è arrivata anche al Papa: “Abbiamo deciso di farglielo arrivare, visto – spiega Augugliaro – il suo interesse e la sua sensibilità per i temi raccontati”.
Fonte Adnkronos