Magazine Diario personale

Io studio,tu studi,egli cazzeggia...

Da Doppiogeffer @DoppioGeffer
Si sa,le cose fatte in compagnia possono essere le migliori. Beh,non proprio tutte le cose....infondo non credo sia divertente andare di corpo insieme a qualcun altro... ma non divaghiamo.Dicevo;fare qualcosa in compagnia è sempre divertente. Però,può non esser produttivo al fine ultimo dell'individuo:la sua sopravvivenza nel mondo. Di cosa parlo? Ma dello studiare insieme!(Badate bene dal prendere ciò che sto per dirvi al pari di una fiaba o di una leggenda,la cui morale,però,potrà lasciarvi un insegnamento prezioso che manco Adam Kadmon riuscirebbe a elucubrare)Tutti,dalle elementari all'università,hanno provato almeno una volta a studiare in compagnia di un amico;il compagno di banco,il migliore amico,il gruppo assegnato obbligatoriamente dal prof,il più secchione.....chiunque possa esser adatto allo scopo viene invitato a passare un pomeriggio sui libri. Infondo,quando si studia da soli,capita spesso e sovente di ritrovarsi con la testa fra le nuvole;tra computer con la pagina Fb sempre aperta o cellulari con internet incluso grazie a Pino (notare: Pulcino Pio- Pinguino Pino.FANTASIA!) e tra madri curiose o rumori esterni alla casa,la distrazione è dietro l'angolo. Ovviamente,questo problema non sussiste se si ha una forza di volontà tale da resistere a Candy Crush Saga e affini. Ma,in ambo i casi,a lungo andare si inizierà a soffrire di noia totale o di rincoglionimento da argomento criptico. Ed è per questo che si cerca la compagnia.<<Oh,Arcimbaldo,questo pomeriggio vieni a studiare da me?>><<Sì,B A S T A C H E S I S T U D I A D A V V E R O.>><<Ma certo!>>No. Di certo c'è la morte,le tasse,il brufolo sul naso al primo appuntamento galante e l'eternità di Andreotti. Lo studiare "davvero" non esiste. In due o in 300,il pomeriggio tipo è sempre il solito. Se,nelle prime due ore,si perde tempo con i convenevoli ("come stai?","che mi racconti","posso offrirti qualcosa"...),nella mezz'ora successiva si spende le proprie energie parlando dei prof o della materia in esame.Quindi,è solo dopo le prime due ore e mezza che si può davvero parlare di "studiare".<<Allora,io non ho capito questo esercizio....>><<....Nemmeno io.....>><<Ah,bene! Tu l'hai capito?>><<No ma ho letto una spiegazione di un esercizio simile su internet....>><<Cerchiamolo!>>E così,il computer diventa il n+1 compagno di studi.<<Allora...il nome era questo...senti,ma nell'attesa che stampi la spiegazione,posso entrare sul mio profilo Fb?>><<Sì,ma prima ti faccio vedere una foto in cui m'hanno taggato!>>Insomma,com'è e come non è,s'è persa un'altra ora.A un certo punto però,i neuroni di tutti si mettono misteriosamente in moto e finalmente è possibile fare qualcosa di concreto. Ecco,in questi casi di serietà studentesca non posso dire pio. Mossi da spirito cameratesco,chi ha capito qualcosa la spiega a chi non c'è riuscito,si passano informazioni importanti,appunti e consigli.<<Ehi, Giandongigi,m'è venuta fame....non hai un biscottino?>><<Nooo,che biscottino! Facciamo una piccola pausa e vi offro qualcosa!>>Il "qualcosa" consiste in tutte le possibile sfumature di prodotti ipercalorici acquistabili o cucinabili in loco,più un'ora per digerire e fumare la relativa sigaretta da pausa caffè. C'è anche chi ha la faccia tosta di uscire una macchina fotografica e fotografare pure la crepa nel muro del balcone.Dunque,per riprendere il ritmo perso,passerà almeno un'altra mezz'ora. Superato quel frangente,si finirà con questa frase:<<Madò! S'è fatto tardissimo!>>E non abbiam fatto moltissimo,aggiungerei....<<A quando la prossima?>>No. Non ci vedremo più per un'eventuale prossima volta!
Qui ,invece di accrescere la mia cultura, accresco il mio adipe!Se proprio ci si deve rivedere,l'unica cosa da fare è incontrarsi in un luogo neutro privo di cibo,collegamento internet e compagnia bella.E non sto parlando delle biblioteche o dell'aula studio;lì regna il caos sovrano.
<<Ok,allora ci vediamo al Polo Nord!>>
<<Perfetto! Io porto la cioccolata calda!>>

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