Prima, prima.
E prima, c'eravamo noi: i terroni.
Eravamo sporchi, rubavamo loro il lavoro e le case e dovevamo tornare a casa. Io poi tifavo Roma e quindi un paio di schiaffoni in più alle elementari le ho prese. Le ho anche date anche se dopo debita autorizzazione paterna perché non stava bene fare a botte per una signorina e da piccola ero abbastanza obbediente.
Una frase in dialetto lombardo dice: El tricolor che vorom Minga.
Uno dei primi articoli, di tal Umberto Bossi, apparsi su un giornale chiamato Lombardia Autonomista recitava così:
Non importa che età avete, che lavoro fate, di che tendenza politica siete: quello che importa e' che siete - e siamo tutti lombardi, questo e' il fatto realmente importante che è giunto il momento di ricordare dandogli una concretezza politica. E' come lombardi, infatti, che abbiamo tutti un fondamentale interesse comune di fronte al quale devono cadere in sottordine i motivi della nostra divisione in partiti di ogni colore: partiti italiani che ci strumentalizzano e distolgono il nostro impegno dalla difesa dei nostri interessi per servire interessi altrui (e il loro, prima di tutto !). Questo nostro fondamentale interesse comune e' la liberazione della Lombardia dalla vorace e soffocante egemonia del governo centralista di Roma, attraverso l'autonomia Lombarda nel più vasto contesto dell'autonomia padano-alpina. E' una questione di sopravvivenza Lombarda - etnica, culturale, economica - che investe il senso di responsabilità morale, civile, politico, di tutti i lombardi, senza distinzioni di sorta. [...] Il Piemonte, la Val d'Ossola, il Veneto vanno anch'essi dimostrando con movimenti autonomisti in via di organizzazione, il risveglio di una aspirazione Autonomista che si accinge ad affiancarsi ai movimenti fratelli per la costruzione dell'alternativa federalista europea. Lombardi aderite alla Lega Autonomista Lombarda! Fate che non manchi la presenza Lombarda in questo fermento di riscossa e di risveglio!Oggi quel rivoluzionario padano, quel ragazzo puro che a guardarlo oggi fa quasi pena è finito per incarnare esattamente quella Roma Ladrona. I soldi con cui ha aggiustato la sua casa sono i soldi della tasse lombarde. Anche di quelle, almeno. La Lombardia, la razza padana, i riti celtici hanno portato Bossi a sostenere il Governo più craxiano della storia e a fare uso di risorse pubbliche esattamente come il tanto dimenticato CAF.
Oggi le sue giustificazioni ricordano le bave di Forlani davanti ai giudici di Milano e nella frase: "Denuncerò chi ha utilizzato i soldi della Lega per sistemare la mia casa" rappresenta la calata del sipario del celudurismo, si copre di ridicolo molliccio esattamente quanto "er cicoria", tal Francesco Rutelli cresciuto anche lui ad erba e radicali e finito dritto nei valori clericali e i salottini di Capalbio, alla cui insaputa il suo tesoriere pare si sia grattato più di 20 milioni di euro. Insomma questa nuova generazione di politici (la Terza della prima repubblica) è persino più inetta nel rubare della seconda.
p.s. Non siamo nella seconda repubblica. Siamo alla fine della Terza Generazione della Prima Repubblica. Punto.