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Io ti maledico

Creato il 28 gennaio 2012 da Punzy
Io ti maledicoTu
Donna orribile che hai rovinato una notte di magia e chissà per quanto tempo popolerai i miei incubi;
Tu
che hai infranto la mia autostima faticosissimamente costruita con anni di psicoanalisi, meditazione zen e stupidi manuali di self help
Tu
che in un nanosecondo hai distrutto la mia intima convinzione di avere finalmente acquistato una crema antirughe che potesse sostituire il botox
Tu
donna orribile, mi hai chiesto, mentre io entusisticamente cercavo di rubare qualche foto al mio nipotino da dietro i vetri del nido, hai imboccato quel corridoio e guardandomi dritta negli occhi mi hai chiesto se ero io che avevo una figlia in sala parto.
E mentre sono rimasta lì a guardarti a bocca aperta, troppo umiliata per avere la forza di risponderti, hai finto di non sentire i rumore di vetri infranti della mia autostima andata di nuovo a farsi fottere e sei passata oltre, indispettita dal mio mutismo, camminando in mezzo ai cocci del mio ego, calpestandoli, triturandoli e ditruggendo quel poco che avrei potuto raccogliere da terra per sentirmi di nuovo un essere umano
Tu
Donna orribile sbucata dal nulla come i miei peggiori incubi sappi che:
IO TI MALEDICOti auguro ragadi anali
ti auguro che stare seduta sia uno strazio e che stare stesa non ti porti alcun sollievo
ti auguro carie sempiterne e apicectomie multiple
ti auguro che la prossima a cui fai uno sgarro simile sia una lottatrice di sumo irascibile con scarso senso dell'umorismo
Ti auguro operai in casa che ogni giorno ti sfasciano qualcosa e il giorno dopo te lo devono aggiustare e invece rompono altro e quindi devono tornare ancora e ancora
Ti auguro problemi burocratici
Ti auguro Equitalia alle porte
ti auguro stitichezza, che con le ragadi anali ci fa scopa
questo ed altro, io ti auguro; ma soprattutto che ti si incolli quella cazzo di boccaccia inutile..se non avessi il terrore cieco di rivivere qul momento, vorrei tornare indietro e dirtelo di persona sperando che tu reagisca, così da poterti saltare addosso e azzannarti la giugulare, lavando finalmente così, con il sangue, l'onta sempiterna
Augh

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