LO SPARVIERO DEL NILO/ GIACOMO GENTILOMO/ MEDUSA VIDEO-DVD
Si tratta di un film d’antan, diretto da Giacomo Gentilomo, immesso sul mercato da Medusa-Video.
E’ un lavoro che in questo preciso momento storico ha per noi più di un elemento d’interesse.
Il film fu girato nel 1949 ,al Cairo, mentre gli interni sono stati tutti ricostruiti a Cinecittà.
Di esso se ne hanno due versioni.
C’è una versione egiziana, il cui titolo tradotto letteralmente è “Il falcone”, e quella fu diretta da un regista emergente egiziano, Salah Abu Seif, con attori egiziani.
Nella versione italiana, invece, artisti del calibro di Samia Gamal, Emad Hamdy e Farid Shawqi sono stati sostituiti rispettivamente da Silvana Pampanini, Enzo Fiermonte e Folco Lulli.
Ai quali si aggiunge un giovane Vittorio Gassman.
Tanto Gassman che la Pampanini risultano però doppiati.
Il plot, scritto da Gentilomo con Vittorio Nino Novarese, è un simpatico intreccio di eventi rocamboleschi , che non raccontiamo per non togliere il piacere allo spettatore di calarsi nella
storia.
E’ un mix di letteratura esotico-coloniale e di classico romanzo d’appendice.
Dal punto di vista strettamente cinematografico vi si ritrova il genere di cappa e spada, il melodramma e perfino il western.
L’importanza di questo film-documento per gli appassionati del genere è il gusto esotico transnazionale, che ha caratterizzato il cinema avventuroso europeo e hollywoodiano fino e oltre l’uscita dei paesi arabi e africani dal retaggio coloniale.
La paccottiglia di personaggi e motivi di una produzione narrativa transmediale in odore di “Mille e una notte” insomma c’è tutta.
Un Egitto ottocentesco da operetta, amici miei, è servito!
Buona visione.
DABY TOURE / DIAM - STEREO SPIRIT / REAL WORLD
Il compositore pluristrumentista Daby Touré, nato in Mauritania , in una zona ai confini con il Senegal, si è formato musicalmente in Francia durante una lunga permanenza, che festeggia appunto con il suo primo album, dal titolo DIAM, che significa PACE, dopo essere stato scoperto e accompagnato in carriera dal grande Peter Gabriel.
Il genere, che propone ad un pubblico che l’adora, è un pop-folk africano o meglio un mix tra tradizioni africane e influenze occidentali.
Genere di cui dà ampia dimostrazione nel suo secondo album:STEREO SPIRIT.
Partendo dalle origini africane Daby Touré, che ha subìto negli anni l’influenza di artisti come Bob Marley e Stevie Wonder, esplora con formidabile creatività e libertà il mondo della musica pop contemporanea, elettronica e digitale.
In definitiva i suoi lavori mescolano le sonorità africane(ritmi e melodie dei Soniké, una comunità che vive tra Mauritania e Senegal) e quelle parigine(i suoi quindici anni trascorsi a Parigi) con quelle del pop internazione.
Il risultato sono musiche orecchiabili, che invitano a sognare ad occhi aperti l’Africa misteriosa, intrigante e affascinante del deserto. Senza però farci dimenticare l’Europa e tutto il suo “percorso” musicale di quest’ultimi anni.
Buon ascolto.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)