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Io voto onesto

Da Dallomoantonella

Io voto onesto

IO VOTO ONESTO

ecco il mio simbolo…so che nessuno l’ha proposto simile…

 

Ciao, amici.

Sarebbe meraviglioso  che ognuno di noi potesse fare il lavoro per cui ha studiato, o che ha sempre sognato per sè, o che semplicemente crede adatto alla propria natura, o che ancora  gli possa tornare vantaggioso per una giusta  causa.

Se hai studiato da pianista, cerca  in tutti i modi di fare il suonatore di piano.  Ma  se hai studiato per un lavoro che non c’è, allora fanne un altro  che ti possa dare da vivere nell’attesa di arrivare a fare qualcosa di meglio.

Nella vita reale  un lavoro per vocazione  accade solo molto raramente; poter fare il mestiere  che ci piace è una particolare  fortuna. Per assurdo, sono più privilegiati chi fanno un lavoro modesto o addirittura sconsigliabile, facendolo con piacere o quantomeno con motivazione. Ma   questi discorsi, in tempi di grave disoccupazione, sono addirittura  fuori agenda. E’ già una fortuna averlo, un lavoro, purchè sia.

Ma io aggiungerei:

Purchè sia onesto, che non vuol dire “secondo i canoni del buon costume”, ma secondo i canoni  dell’essere a posto con la propria coscienza.

Tutti quelli che lavorando rubano,  per me ma credo per molti, non sono nemmeno da considerarsi lavoratori, che infatti sono solo dei ladri.

Ma un popolo che non sa liberarsi dei propri ladri,  non è un buon popolo, o meglio, non ha i crismi dove dovrebbe averli, non ha il potere che funziona.

Mi si potrebbe replicare che ce ne sono molti di genti   in questa condizione; è senz’altro così,  ma questo non cancella il problema.

Un problema di corruzione e di malaffare  che è sotto gli occhi di tutti, da molto molto tempo,  per cui si può comprendere  un vago se non acuto senso di sconfitta e di impotenza  che ci può assalire alla sola idea di dovere andare tra poco al voto.

Votare:  ma chi, quale simbolo, quale idea, quale futuro?

E se desertificheremo il voto,  ci andranno gli altri, i soliti furbi,  che faranno ancora il loro sporco giochetto, o i loro miserrimi   interessi…

A votare ci dobbiamo andare, e non per mettere scheda bianca, e nemmeno per scriverci condivisibili  parolacce.

Piuttosto    si potrà cercare il male minore,  che è già qualcosa in una fase di faticosa ricostruzione.

Commentare  di pancia  anche in questo preciso momento   non serve, e non servirà.  Cominciamo a pensarci sul serio.

Un voto non è un pezzo di carta dentro una scatola, ma  è un possibile cambiamento.

Per lo meno,  questo dovrebbe essere l’andare a votare.

E questo dobbiamo esigere che possa essere. Per noi stessi, per i nostri figli.

Le cose non cambieranno? Non possono cambiare fino a che ci stanno le solite facce e quindi le solite logiche?? E allora qualcosa accadrà.  Qualcosa  accadrà sicuramente.

Non so cosa.  Non so quando. Ma immagino il perchè.

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Io voto onesto

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