Da qualche tempo promuovo su questo blog le voci di scrittori e personaggi di fama (nomi come Wilbur Smith, Alberto Angela, Marco Malvaldi, Romana Petri, Enrico Ruggeri, etc…) attraverso l’hashtag #LeggerePerché.
Si tratta di un invito alla lettura attraverso brevi video nei quali ogni autore si è prestato a spiegare perché leggere è importante (vedi i video).
#LeggerePerché ha ottenuto e ottiene una discreta visibilità, ma come ogni iniziativa che nasce dal basso non ha ancora conquistato le luci della ribalta come meriterebbe nonostante i modi di spicco che partecipano alla campagna.
Per fortuna, l’Associazione Italiana Editori (AIE) proprio oggi 9 febbraio ha lanciato a Milano il progetto #Ioleggoperché, diventato immediatamente un hashtag ai primi posti delle tendenze in Twitter grazie alla forza mediatica dei suoi promotori. Mi piace pensare che si possano unire le forze in favore della diffusione del libro in Italia.
L’iniziativa #Ioleggoperché ha l’ambizioso obiettivo di promuovere la lettura in Italia, puntando sulla collaborazione volontaria di chi è già un lettore appassionato e utilizzando scuole e università come luoghi privilegiati, ma non esclusivi, in cui “contagiare” la popolazione dei non lettori. Da oggi chiunque potrà iscriversi sul sito di #Ioleggoperché e diventare Messaggero della lettura.#Ioleggoperché prevede la distribuzione di 23 titoli (per un totale di 230 mila libri) in uniform edition a un pubblico di non lettori abituali attraverso il lavoro dei volontari che viaggeranno da Nord a Sud della penisola, attraverso la rete ferroviaria, per consegnare i libri. I 23 titoli saranno selezionati tra un centinaio di proposte dai lettori attraverso un meccanismo di votazione sulla piattaforma digitale.
Il progetto #Ioleggoperché si svilupperà anche attraverso una serie di eventi sul territorio e con molteplici iniziative digitali e mediatiche, inclusa una diretta di Rai3 in prima serata.
Giorno centrale di questa rete di eventi sarà il 23 aprile 2015, data in cui si celebra la giornata mondiale del libro e che in alcune località internazionali rappresenta già un evento annuale di grande richiamo (a Barcellona si festeggia San Jordi e i libri sono protagonisti assoluti per 24 ore insite alle rose).
A questo punto non resta che fare proseliti. Leggiamo e facciamo leggere. I modi non mancano.
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