Extensibility è una delle nuovissime prerogative del duo iOS/OS X e fa riferimento alla possibilità per gli sviluppatori di terze parti di poter creare estensioni delle applicazioni che si possano integrare col resto degli OS Apple in un modo totalmente nuovo e profondo.
È il meccanismo con cui si può per esempio installare nuove tastiere, tipo Swype o Swiftkey, oppure poter utilizzare i filtri di Waterlogue senza mai uscire dall’app Immagini, e che all’improvviso può rendere Android un filo meno interessante.
Come ha riferito MacStories, per il momento sono state codificate sette aree specifiche in cui si può far lavorare le estensioni.
In alcune parole, quelle che seguono sono le casistiche che sono documentate da Apple, ma nulla obbliga o vieta che in futuro possano aumentare fino a coprire un numero ancora superiore di esigenze.
Vediamole nel dettaglio:
- Oggi (per iOS e OS X): widget per la vista Oggi del Centro Notifiche
- Condivisione (per iOS e OS X): per pubblicare sul Web o sui social network
- Azioni (per iOS e OS X): estensioni delle app per manipolare dati in un’altra app
- Editing Foto (solo iOS): per modificare foto o video nell’app Immagini di Apple con estensioni di app di terze parti
- Sincronizzazione Finder (solo OS X): memorizzazione dei file remoti nel Finder con supporto alle annotazioni sui contenuti
- Storage Provider (solo iOS): interfaccia tra file dentro un’app e altre app, all’interno del medesimo dispositivo
- Tastiere personalizzate (solo iOS): tastiere di sistema alternative
Uno degli aspetti che sono più interessanti sarà costituito dalla possibilità di poter installare widget all’interno della vista Oggi del Centro Notifiche.
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