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iPad Air: ad Apple costa 274 dollari !!

Creato il 06 novembre 2013 da Ibennynews @bennygiordan

Dalla scorsa settimana il nuovo iPad Air è sul mercato, anche quello italiano, a un prezzo di partenza di 479 euro. Un cartellino sostanzialmente allineato alle precedenti offerte di Apple ma che a conti fatti potrebbe portare la società di Cupertino a migliorare i suoi margini di guadagno.

iPad Air Cover h partb 600x359 iPad Air: ad Apple costa 274 dollari !!

C’è infatti chi si è preso la briga di smontare – pezzo dopo pezzo – un intero iPad Air per capire quali sono i reali costi di produzione sostenuti dall’azienda americana. Scoprendo, a sorpresa, che la nuova tavoletta, nel suo modello base, costa al produttore 274 dollari. Oltre 40 dollari in meno rispetto all’iPad di terza generazione.

Malgrado l’evidente opera di migliori – il nuovo iPad Air è più sottile, leggero e potente di tutti i suoi predecessori – Apple è insomma riuscita a tenere bassi i costi dei materiali (il cosiddettobill of material). Questo perché – spiega in modo molto chiaro All Things Digital – al di fuori del display (l’unico componente dal costo più salato che in passato) tutto il resto delle risorse hardware impiegate da Apple sono ora più a buon mercato.

Nello specifico: mentre il costo del display sale da 127 a 133 dollari (di cui 90 per il solo schermo e 43 per le componenti touch-screen), Apple spende quasi 4 dollari in meno per acquistare leDram (10 dollari a unità contro i 13,90 dell’iPad 3) e quasi 10 per ichip di connettività (32 contro 41,50 dollari); persino il nuovo processore A7 - decisamente più evoluto e performante del vecchio A5 – ha un prezzo più basso del suo omologo per iPad 3 (18 dollari contro 23).

Difficile dire se la riduzione dei costi sia da attribuire a un calo generalizzato della componentistica o se invece soggiace a precisi accordi sui prezzi all’ingrosso pattuiti fra Apple e i suoi fornitori. Di certo la società di Tim Cook si conferma ancora una volta una delle aziende più abili nel giostrare il rapporto fra costi di produzione e quelli di vendita. Del resto – e non lo scopriamo certo oggi – è proprio massimizzando gli utili che la Mela ha costruito il suo straordinario impero.


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