Erano voci che già circolavano da diverse ore, ma la mela di Cupertino è voluta intervenire con un comunicato ufficiale, per ribadire che nelle prime 24 ore di prenotazione, sono stati 2 milioni gli iPhone 5 che l’utenza ha già richiesto ad Apple. Si tratta di un ritmo di prenotazione doppio rispetto a quanto registrato con l’iPhone 4S, delineando così per il nuovo dispositivo mobile della mela morsicata, un esordio senza precedenti.
Apple comunica inoltre che la richiesta per l’iPhone 5 ha superato la fornitura iniziale e, nonostante la maggior parte dei preordini verrà consegnata il 21 settembre come stabilito precedentemente, molti verranno consegnati ad ottobre.
Mentre stanno arrivando le prime informazioni sulla confezione, il mercato inizia a delineare le proprie sentenze: l’interesse è alto ed il ritmo febbrile delle prenotazioni prelude ad una partenza lanciata senza eguali. I fortunati utenti che hanno avuto immediatamente accesso alla prenotazione, potranno ritirare il proprio nuovo melafonino fin dal 21 settembre, giorno d’esordio negli Store di Apple negli USA, mentre coloro i quali hanno atteso poche ore, prima di fare il preordine, già dovranno mettersi in coda una settimana più tardi a causa della mancanza di adeguate forniture.
Philip Shiller, responsabile Apple worldwide Marketing, spiega che il gruppo sta vivendo un momento “fenomenale” e non lesina complimenti al nuovo progetto: secondo lui infatti, l’iPhone 5 è il prodotto più bello che Apple abbia mai creato.
Negli Stati Uniti l’iPhone 5 arriverà il 21 di questo mese in 356 punti vendita a partire dalle 8 del mattino o tramite l’Apple Store online con possibilità di ricezione del device presso la propria abitazione senza spese di spedizione. Ogni singolo utente ha la possibilità di prenotare non più di due unità.
Come già sappiamo, nel nostro paese l’iPhone 5 arriverà a partire dal 28 settembre ed al momento le prenotazioni non hanno ancora preso il via: sulla scia di quanto va accadendo negli Stati Uniti, però, l’effetto traino si farà sentire anche in Europa, ove occorre attendersi pertanto un esordio ad alti livelli fin dalle prime ore.