Nonostante ancora non vi siano prove tangibili nè sul metodo usato nè sull’esito raggiunto, il jailbreak è già stato proclamato su Twitter portando a corredo anche alcune immagini utili a dimostrare che lo sblocco è stato possibile. Per i pochi che ancora non lo sapessero, il jailbreak identifica una chiave in grado di sbloccare i limiti che la casa madre impone ai propri dispositivi mobili. Nel caso dell’iPhone 5, un jailbreak è pertanto in grado di aggirare l’App Store, portando Cyndia sul sistema operativo ed aprendo così all’installazione di applicazioni che gravitano al di fuori dell’ecosistema della mela di Cupertino.
Il jailbreak rappresenta una sorta di rottura dei lacci che limitano il dispositivo mobile acquistato e, nonostante una volta installato, si annulli la garanzia sul device, offre all’utente maggior libertà d’azione sulle funzioni accessibili. L’annuncio dell’avvenuto jailbreak è stato fatto da un certo Grant Paul, con un cinguettio sul proprio profilo Twitter, dove si identifica con il nickname chpwn.
Alle pressanti domande di chiarimento provenienti da altri utenti, l’autore del messaggio risponde inviando altre immagini per provare lo sblocco avvenuto, tentando così di palesare a più riprese di essere riuscito nell’impresa. La conferma definitiva giungerà nel momento in cui Grant Paul saprà illustrare nei dettagli il metodo con cui è riuscito ad aprire la roccaforte della mela morsicata per installare Cyndia sul dispositivo mobile.
A quel punto l’iPhone 5 potrà diventare di tutto interesse anche per chi intende avere il device tra le mani, ma per farne un uso molto più libero ed aperto. Occorre attendere a questo punto la dimostrazione dello sblocco e la trasformazione in un tool in grado di automatizzare i passaggi per rendere realmente accessibile e rapida la procedura a tutti gli utenti, con l’obiettivo ultimo di rendere permanente lo sblocco senza doverne applicare i meccanismi ad ogni riavvio del device.