iPhone 5: T-Mobile conferma la data di uscita

L’attesa è ormai allo spasimo e gli indizi che portano alla presentazione dell’iPhone 5 il 12 settembre e la successiva commercializzazione, negli Stati Uniti, il 21 settembre, si moltiplicano. E’ infatti apparsa in rete una presunta nota interna di T-Mobile, famoso carrier statunitense, che non ha raggiunto un accordo di collaborazione con la società della mela di Cupertino per la vendita in abbonamento della nuova versione dell’iPhone. In un paragrafo del documento “Selling against the iPhone“, i dipendenti vengono invitati dal carrier ad attrezzarsi adeguatamente per la data del 21 settembre e cioè ad essere pronti a contrastare le vendite dell’iPhone e a suggerire altri prodotti. 

Poi le rassicurazioni sulla preparazione su cosa bisognerà dire e sull’invio del materiale da usare. Lasciando perdere le scelte strategiche e le politiche commerciali del carrier, che a noi non interessano, sembra quindi trovare conferma la data del 21 settembre, come uscita sul mercato americano. 

Per la messa in vendita nei negozi europei, invece, bisognerà aspettare la fine del prossimo mese o i primi giorni di ottobre. Anche in questo caso non ci sono conferme, ma secondo numerosi fonti, alla Apple è stato deciso di seguire questa strada.

Anche in Italia ci sono numerosi indizi sulla data di uscita del nuovo iPhone e alcuni hanno fatto notare i cinguettii molto ambigui di Vincenzo Novari, l’amministratore delegato di 3 Italia: “Ci siamo quasi… siete per pronti per l’iPhone 5?”, “Ovviamente sull’iPhone 5 non posso rispondere alle vostre richieste, ma vi garantisco che sarà un grande prodotto e la nostra offerta sarà…”.

Parole che sembrerebbero confermare l’imminenza del lancio sul mercato della quinta generazione del melafonino. La stessa società avrebbe invitato i dipendenti a limitare le ferie il prossimo mese,  ovvero nel periodo cruciale per la commercializzazione dell’iPhone. La decisione di bloccare le ferie ai dipendenti nel mese di settembre è stata presa anche dagli operatori americani Verizon e AT&T; quindi gli indizi sono ormai tantissimi.