Buon debutto per la Ipo Italia Independent sul mercato Aim di Borsa Italiana. Il titolo chiude a +16,15% la sua prima seduta e raccoglie 13,6 milioni sul mercato
Sono state offerte 525 mila azioni ordinarie al prezzo di 26 euro cadauna, di cui 425 mila a titolo di aumento di capitale e 100 mila offerte dai soci. In totale, la società puntava a raccogliere 13,6 milioni, di cui 11 milioni dall’aumento di capitale.
Le richieste della Ipo Italia Independent sono state tre volte superiori
all’importo complessivo offerto, derivanti per il 60% dal mercato domestico e per il 40% dall’estero, soprattutto Svizzera (17%), Regno Unito (13%), Lussemburgo (6%), altri Paesi europei (4%).
A questi prezzi Italia Independent Group è stata valutata 57,4 milioni, pari a 65 volte circa gli utili maturati nel 2012 (907 mila euro) e 19,3 volte l’ebitda (2,97 milioni). A tale proposito, vale la pena sottolineare come Luxottica presenti un valore di capitalizzazione di 19 volte i profitti e 13,4 volte l’ebitda e Safilo 33 volte i primi e 7 volte i secondi. Tuttavia, Italia Independent ha fatturato nel 2012 15 milioni di euro, mostrando un tasso annuo di crescita del 67% nell’ultimo biennio, considerando che nel 2010 i ricavi erano ancora a 6 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto è di 2,2 milioni di euro, relativamente basso.
L’IPO (Initial Public Offering)è stata collocata sul mercato AIM (Alternative Investment Market – Mercato Alternativo dei Capitali), dedicato alle piccole e medie imprese. Ma è lo stesso Lapo Elkann a mostrarsi fiducioso su un possibile passaggio nel circuito principale dopo il successo dell’Ipo Italia Independent, che ha visto il titolo chiudere la giornata a 16,15% a 30,20 euro.
Ad essere quotato è stato meno di un quarto del capitale, mentre il resto rimane nelle mani degli azionisti seguenti: Lapo Elkann (48,8%), Mario Ginatta (8,92%), Andrea Tessitore (8,48%), Giovanni Accongiagioco (3,43%), Alberto Fusignani (3,43%) e Pietro Peligra (3,19%).