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Tenta il rimbalzo, ma poi si ridimensiona Bene il compart...

Da Pukos
Tenta il rimbalzo, ma poi si ridimensiona Bene il compart...

Tenta il rimbalzo, ma poi si ridimensiona

Bene il comparto del lusso e la galassia Agnelli. Contrastati i bancari, in calo i petroliferi. Ennesimo crollo per Banca Montepaschi Siena.

Con un rimbalzo finale la nostra Piazza Affari chiude la seduta in territorio positivo, una giornata nella quale non sono mancate le sorprese.

Per capire cosa è accaduto, però bisogna partire dalla giornata di ieri e ricordare che non erano chiuse solo le Borse di New York, ma anche quelle di Londra e Francoforte, quindi era probabile che oggi “recuperassero” i cali che le altre Piazze avevano accumulato nel primo giorno di contrattazione.

E naturalmente così è stato, il Ftse 100 ha lasciato sul terreno l’1,2% e peggio ancora ha fatto il Dax di Francoforte (-1,6%).

Il nostro Ftse Mib (+0,18%), che ieri come noto era sceso di oltre due punti percentuali apriva in territorio positivo, ma immediatamente arrivavano le vendite, erano però “i ritardatari” della vigilia, dopo tre quarti d’ora dall’inizio delle contrattazioni, infatti, avevamo già visto il minimo di giornata.

Il recupero prendeva anche consistenza al punto che molti avevano cominciato a ritenere che potevamo assistere ad un corposo rimbalzo, ma proprio sul più bello, quando il nostro indice di riferimento aveva recuperato quota 23.500 punti arrivavano da New York segnali contrastanti, i futures dei principali indici a stelle e strisce viravano nettamente in negativo ed anche il nostro indice principale ha cominciato a sgonfiarsi fino a tornare sotto la parità allo stop delle contrattazioni, l’asta di chiusura, come detto, faceva però tornare la freccia verde.

Sono davvero tante le motivazioni che rendono cauti gli investitori, superfluo indicarle tutte, sono arcinote, personalmente, però, ritengo che sia sempre Wall Street ad indicare la direzione ed al momento ha senza dubbio bisogno di rifiatare.

Quota 18.000 per il Dow Jones, 2.100 per lo S&P500 e 5.000 per il Nasdaq sono livelli molto importanti, staremo a vedere.

Torniamo però a Piazza Affari per segnalare l’ennesima giornata di passione per Banca MPS (-16,82%), male anche il diritto (-9,28%). Siamo così a 1,78 euro per l’azione e 5,57 euro per il diritto. Che dire? Angosciante!

Settimo ribasso di fila per Enel Green Power (-1,72%) che si sta così avvicinando ai minimi del 2015 registrati nel primo mese dell’anno.

Scende ancora Saipem (-1,07%) tornato sotto quota 12 euro in una giornata negativa per l’intero comparto petrolifero, Tenaris (-0,89%) ed Eni (-0,30%).

In calo anche Terna (-1,02%) e Buzzi Unicem (-0,99%) che però ha il merito, chiedendo lontano dal minimo di giornata di salvare quota 14 euro.

Giornata negativa anche per Snam Rete Gas (-0,85%) e Mediolanum (-0,75%), mentre risulta contrastato il comparto bancario, ai cali di Intesa (-0,67%), Ubi Banca (-0,54%), Bper (-0,13%) e Unicredit (-0,08%), han fatto da contraltare i rialzi di Mediobanca (+0,33%), Banco Popolare (+0,40%) e BpM (+1,55%).

Ma in vetta alla classifica odierna delle performances troviamo Salvatore Ferragamo (+3,66%) che già ieri aveva dato segni di tenuta in una giornata disastrosa per il nostro indice principale.

Immediato rimbalzo di Fiat Chrysler (+3,66%) e Finmeccanica (+2,96%).

Confermano la buona lena del comparto del lusso Tod’s (+2,00%), Luxottica (+1,09%) e Yoox (+0,41%), ma è soprattutto la galassia Agnelli a riscattarsi rispetto alla vigilia poiché anche Cnh Ind. (+1,49%) ed Exor (+1,56%) han subito trovato nuovi compratori.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro  


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