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Ipocrisia rossonera!

Creato il 28 agosto 2010 da Patuasia

“Quella natura che ci spinge a desiderare cose grandi è il cuore”. Questa frase di Don Giussani, fa da sfondo al 31° Meeting per l’Amicizia tra i Popoli a Rimini. La frase ci piace e la condividiamo. Ci poniamo anche una domanda: qui, in Valle d’Aosta dov’è il cuore? Lo troviamo nel logo, disegnato da Narcisi & Siva, che l’ex assessore al Turismo, Luciano Caveri, aveva voluto e così descritto: “Un cuore rosso che palpita di storia, cultura e tradizione“. Premiato dalla giuria perché: “…  il marchio riesce a sintetizzare in maniera completa e brillante l’articolazione dell’offerta turistica in tutti i suoi aspetti, in un mondo emotivamente coinvolgente». Nel cuore campeggiano i simboli della natura, della tradizione, dell’artigianato valdostani. La sintesi della montagna. Non ci sono casette a metaforeggiare la speculazione edilizia che divora il territorio. Neppure sono raffigurate le sagomine degli elicotteri, quelli che sconquassano l’aria e uccidono la quiete. E le centrali idroelettriche che mortificano i torrenti. E gli ascensori. E le funivie sempre più giganti. Perché? Eppure è in questi segni che batte più forte il cuore rossonero. Nella consolidata idea di uno sviluppo rapace, irrispettoso quanto vecchio e persino fuori moda. Il cuore a cui si riferiva Don Giussani, qui non pulsa. Quindi… la bella frase qui va corretta in: “Quella natura che ci spinge a desiderare cose grandi è lo stomaco”.


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