L'Agenzia delle Entrate sta mandando in onda uno spot sulla lotta all'evasione fiscale, un tema, purtroppo, sempreverde. Quanto ci sia di ipocrita tra la proclamata guerra agli evasori e la situazione di fatto in cui versa l'amministrazione finanziaria, tra risorse destinate ai controlli e restrizioni degli stessi, lo svela una lettera di un dipendente della stessa Agenzia pubblicata da la Repubblica del 10 agosto:
""Ho visto lo spot dell'Agenzia delle Entrate contro l'evasione fiscale e non posso nascondere la mia perplessità proprio perché, lavorando lì dentro (ragion per cui mi vedo costretto a chiedere l'anonimato), conosco la situazione reale. In effetti il programma dell'Agenzia delle Entrate del 2011 prevede "la riduzione delle risorse destinate all'attività di prevenzione e contrasto dell'evasione", la diminuzione dei controlli (da 220 mila a 175 mila) su chi non dichiara, una riorganizzazione della quale nessuno parla è che spesso penalizza l'utenza a causa della rinuncia di valide professionalità. E da poche settimane un decreto impedisce di effettuare più di un controllo nei confronti di uno stesso soggetto entro 6 mesi: ciò significa che un esercente beccato a non emettere scontrini, dopo il controllo avrà 6 mesi di franchigia durante i quali potrà fare come gli pare.
Lettera firmata (Dipendente Agenzia delle Entrate)""
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