Tutti avrete visto l’iPod nano 2011, presentato alcuni giorni fa da Phil Schiller, come una riedizione appena migliorata dal lato software di quello del 2010. Sostanzialmente a parte le nuove visuali per l’app Orologio e le funzionalità per il fitness non sembravano esserci differenze hardware. In realtà, non è proprio così. Questa sorta di restyle dell’iPod nano porta con sé qualcosa di nuovo anche all’interno, come ci hanno dimostrato i Guru di iFixit.
Una di queste è il nuovo chip flash per l’archiviazione: se nel “precedente” iPod nano il componente era fornito da Toshiba, ora c’è SanDisk come fornitore. Le ragioni del cambio non sono però note: si presume che il chip di SanDisk offra consumi ridotti rispetto a quello Toshiba e anche costi relativamente inferiori.
Altro cambiamento avvenuto è nel processore: la nuova CPU è un ARM sviluppato da Samsung e successivamente rimarchiato Apple in stile (A4), a dimostrazione che nonostante le cause e tutte le voci relative al prossimo A6 i legami di fornitura tra le due aziende rimangono ancora abbastanza forti.
Qui, però, le informazioni a riguardo sulle sue specifiche tecniche, sono al quanto oscure dal momento che pure la precedente era firmata Samsung.
Siamo certi però che si tratti di un cambiamento piuttosto basso, visto ciò che deve fare il dispositivo.
Una CPU che sicuramente non supererà i 300 MHz e che mantiene la stessa RAM della passata generazione (64 MB).
Dal punto di vista economico troviamo un prezzo decisamente ribassato e più abbordabile, fa dunque piacere sapere che qualcosina di nuovo all’interno è stato fatto e non a discapito dei consumatori.
Aspettiamo di vedere un eventuale teardown dell’iPod touch per capire se pure lì c’è qualche sorpresa oppure il tutto si riduce solo alla nuova colorazione bianca.
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