Magazine Diario personale
Conosciuta con il nome di "Castagno d'India", l'ippocastano è una grandiosa ed estesa pianta ornamentale con dei frutti simili a delle castagne non commestibili (da mangiare). Il suo nome scientifico è "Aesculus Hippocastanum" e si contraddistingue per il fusto alto anche 25 metri e per le sue chiome molto grandi e folte di foglie. Sin dai tempi antichi, l'ippocastano veniva usato per la cura di leggeri malanni. Ai fini curativi, dell'ippocastano, si usa la corteccia dell'albero, i semi e gli estratti delle gemme perchè, tutti questi elementi sono ricchi di saponine, proantocianidine, tannini, flavonoidi ed escina che producono un forte potere antinfiammatorio, antiossidante e vasoprotettivo per i capillari. Una cura costante con l'ippocastano, blocca l'attività di due enzimi: l'elastasi e ialuronidasi che svolgono un'azione deteriorante sulle pareti dei vasi sanguigni provocando sulle gambe, l'infiammazione delle vene superficiali. Inoltre, l'ippocastano è efficace per ripristinare la microcircolazione del sangue, per evitare i ristagni venosi alle gambe e per combattere gli inestetismi della cellulite, dovuta alla presenza di capillari e dalla ritenzione idrica.