Si avete capito bene
La figura mostra la capacita’ di gittata dei missili iraniani
Ero tentata di non affrontare l’argomento sia perche’ la questione ‘Iran’ mi angoscia assai e per scaramanzia avrei preferito far finta di niente, sperando che non accada niente, sia perche’ non ci sono ancora in circolazione notizie dettagliate e la situazione sta evolvendo molto rapidamente, quindi e’ prematura qualsiasi analisi. Ho notato pero’ che sui giornali italiani non se ne parla affatto (!) e allora mi sono decisa a scrivere due righe, se non altro per condividere con voi la mia angoscia.
L I B I A
Prima di tutto due parole sull’assassinio dell’ambasciatore Stevens in Libia per specificare che l’attacco all’ambasciata americana non e’ stato scatenato dal B movie intitolato “Innocence of Muslims” come si e’ detto, bensi’ pare sia stato programmato nei minimi dettagli probabilmente da fedelissimi di Gheddafi gia’ tempo fa in previsione dell’anniversario dell’11 settembre, e sia stato messo in atto dopo aver trovato in rete la scusa, cioe’ il film, per giustificare e scatenare le sommosse. Lo ha affermato ad Al Jazeera il Libyan Deputy Interior Minister Wanis al-Sharif. Inoltre il regista del film e’ un egiziano cristiano copto residente negli Stati Uniti, paese dove ormai a quanto pare la liberta’ di espressione non si puo’ piu’ esercitare. Inoltre i servizi di sicurezza libici avevano gia’ informato gli americani circa il pericolo di attacchi da parte di cellule terroriste; si aspettavano un attacco imminente, ma i loro avvertimenti sono stati presi sotto gamba. La morte di Stevens e di altri connazionali americani, potrebbe quindi essere un altro punto a sfavore per la rielezione di Obama, gia’ pesantemente criticato in passato per la sua politica estera. Forse non bastera’ il cameo della cattura di Bin Laden a salvarlo.
I R A N
Lo scorso 11 settembre l’ex ministro della Difesa israeliano Dan Haloutz ha tenuto una conferenza organizzata dal Brookings Institution a Washington in cui ribadiva che l’Iran non ha deposto l’intenzione di attaccare Israele e che l’amministrazione Obama non puo’ piu’ temporeggiare nella speranza di trovare una soluzione razionale e diplomatica con l’Iran. Anni di incontri e tentativi di negoziazione dei vari consigli di sicurezza riuniti in Europa, Austria e Germania, e in sede ONU sono passati senza riuscire a ottenere alcuna cooperazione o cambio di tono dall’Iran, che invece ha sempre approfittato di questa visibilita’ per reiterare le minacce a Israele e agli Stati Uniti.
Leggi il mio vecchio post: “Ahmadinejad all’ONU ha riecheggiato temi cari alla “sinistra” occidentale“.
il ministro degli esteri americano Hillary Clinton con il premier israeliano Binyamin Netanyahu
I rapporti fra il premier israeliano Binyamin Netanyahu e il ministro degli esteri americano Hillary Clinton, portavoce del presidente Obama, continuano a essere tesi. Netanyahu ha nuovamente avvertito il reticente alleato che l’Iran medita di colpire Israele questa primavera e che Israele e’ pronto ad attaccare o contro attaccare. L’Iran ha minacciato allora di chiudere lo stretto di Ormuz al traffico marittimo internazionale, gesto questo, che causerebbe enormi danni economici alle economie di mezzo mondo perche’ impedirebbe gli export di greggio dai paesi OPEC, o peggio, potrebbe controllare lo stretto erigendosi a mediatore unico fra l’OPEC e il resto del mondo avviando una politica di ricatto in stile Putin, danneggiando l’Europa, gia’ alla canna del gas con i prezzi della benzina alle stelle, ma anche gli Stati Uniti e il Giappone.
Il Canada, vista l’aria che tira, ha gia’ chiuso la sua ambasciata a Tehran mentre UDITE! UDITE! l’Italia, nella figura del nostro ambasciatore Giulio Terzi, rimarra’ in Iran e si prestera’ anche a rappresentare diplomaticamente il Canada
La notizia e’ apparsa oggi sulla CBS News: “Italy to represent Canada in Iran after pullout“.
E S E R C I T A Z I O N I M I L I T A R I C O N G I U N T E D I 25 N A Z I O N I N E L L O S T R E T T O D I O R M U Z
Mesi fa era iniziato un fitto tam tam diplomatico ad alti livelli di cui sono circolate ben poche indiscrezioni sulla stampa internazionale. Si vociferava della possibilita’ che l’Iran sferrasse un attacco contro Israele entro il 2013 e del fatto che l’amministrazione Obama, al corrente della situazione e sotto pressing da Israele, non intendesse battere ciglio prima di novembre 2012, mese cruciale per l’eventuale rielezione del presidente. Le intenzioni e le capacita’ dell’Iran sono ritenute concrete e imminenti dai servizi segreti israeliani, come riporta il The Telegraph nell’articolo da cui ho tratto queste notizie: “Armada of international naval power massing in the Gulf as Israel prepares an Iran strike“. Sir John Sawers, capo dell’ MI6, il servizio segreto inglese e l’amministrazione Obama comunque, hanno tentato tutte le carte possibili per prendere tempo (tempo che non c’e’ piu’ stando al premier israeliano) cercando di dissuadere Israele dal portare avanti un attacco militare preventivo contro l’Iran.
Stando sempre ai servizi segreti israeliani, l’Iran sarebbe addirittura gia’ in possesso di armi atomiche e fra 8 mesi al massino sarebbe in grado di mettere su le strutture balistiche necessarie per colpire. Il prossimo mese l’Iran iniziera’ delle esercitazioni militari e navali proprio nello stretto di Ormuz, fatto questo che ha creato sospetto e allarme generale. La risposta del resto del pianeta e’ stata immediata e univoca a questo punto e ben 25 nazioni si stanno dirigendo nello stretto di Ormuz in queste ore per effettuare 12 giorni di esercitazioni militari e navali; si tratta della piu’ imponente esercitazione internazionale congiunta mai vista. Fra i paesi coinvolti: Stati Uniti, Francia, Inghilterra, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti. Si effettuera’ un massiccio dispiegamento di mezzi e di uomini a scopo soprattutto dissuasivo.
Gli Stati Uniti stanno dispiegando nello stretto almeno 12 navi da guerra, fra cui navi dotate di missili balistici a largo raggio, fregate, “destroyers and assault ships” con a bordo migliaia di Marines e soldati dei reparti speciali, tre navi da trasporto della classe US Nimitz ognuna equipaggiata con un numero di aerei da combattimento superiore a quelli in dotazione all’intera flotta iraniana. La Gran Bretagna invia 4 cacciatorpedinieri, una nave adibita a operazioni logistiche, la HMS Diamond, una “destroyer” nuova di zecca da £1 bilione e un’altra delle piu’ potenti navi da guerra in dotazione alla marina inglese. Questo solo per citare alcuni dei mezzi interessati nelle esercitazioni.
A C C U S E U F F I C I A L I D I S A B O T A G G I O C O N T R O L A I.A.E.A.
Il New York Times ha appena riportato sull’articolo “Iranian Official Says Blasts Targeted Nuclear Sites” le accuse lanciate oggi da Vienna a Stati Uniti, Israele e all’Agenzia Atomica Internazionale I.A.E.A. dall’ingengere capo del programma atomico iraniano Fereydoon Abbasi, che li ritiene ufficialmente responsabili del sabotaggio avvenuto ai danni del generatore che mantiene attivo l’impianto di arricchimento dell’uranio dello stabilimento sotterraneo di Fordow avvenuto lo scorso 17 agosto.
Per adesso e’ tutto, spero abbiate compreso di cosa stiamo parlando. Se trovero’ altre notizie interessanti ve le passero’.
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