Domani, 22 maggio, il Consiglio dei Guardiani deciderà quali saranno i candidati ammessi a partecipare alle prossime elezioni presidenziali iraniane. Secondo indiscrezioni diffuse dall’agenzia di stampa iraniana Mehr News, i candidati ammessi sarebbero:
1- Saeed Jalili;
3- Hassan Rohani;
5- Mohammad Gharazi;
6- Mohsen Rezaei;
3- Gholam-Ali Haddad-Adel.
Come si vede, quindi, sarebbero esclusi due personaggi centrali dell’attuale establishement iraniano: Rahim Mashaei – uomo di Ahmadinejad – e l’ex Presidente l’Ayatollah Rafsanjani. Se confermate, queste indiscrezioni dimostrerebbero ancora di più quanto infame sia un personaggio come Rafsanjani: la sua decisione di entrare nella campagna elettorale per la Presidenza, infatti, sarebbe stata unicamente volta a favorire la strategia della Guida Suprema Ali Khamenei: far fuori dalla corsa Rahim Mashaei, considerato un pericolo per l’establishment religioso al potere.
Ovviamente, il nostro attacco a Rafsanjani non è volto a presentare Ahmadinejad e i suoi uomini come i candidati giusti per la guida dell’Iran. Per quanto ci riguarda la sola e unica soluzione rimane la fine della Repubblica Islamica. Rileviamo unicamente come l’Ayatollah Rafsajnai, se confermate le notizie di agenzia, si confermerebbe come il vero squalo della politica iraniana, capace di sopravvivere alle interperie grazie, soprattutto, al ruolo da lui avuto nell’espansione dei Pasdaran nella corrotta economica della Repubblica Islamica.
Chi vincerà? La battaglia potrebbe essere a questo punto tra due/tre candidati: Saeed Jalili, Gholamali Haddad Adel e Ali Akbar Velayati. Quest’ultimo potrebbe essere considerato il favorito, sia per il suo curriculum (è stato Ministro degli Esteri durante la guerra Iran-Iraq), ma soprattutto per il fatto di essere il consigliere personale per la politica estera della Guida Suprema Ali Khamenei.
Per la cronaca: si tratta dell’uomo che per primo ha promosso e promove il terrorismo iraniano nel mondo, i traffici illeciti di Hezbollah in America Latina e – soprattutto – il genocidio che gli agenti iraniani stanno oggi compiendo in Siria…