Chi non muore si rivede o meglio, in questo caso, i progetti che non passano ritornano sempre in auge: con la scusa delle nuove misure del Dipartimento del Tesoro americano contro le aziene che trafficano con l’Iran in ambito nucleare, il regime degli Ayatollah è ritornato a parlare di arricchire l’uranio oltre il 20%. Questa volta addirittura, il parlamentare Seyed Mehid Moussavianejad – membro della commissione per l’Energia – ha affermato che il Majles sta pensando di approvare una legge che obblighi il Governo ad arricchire l’uranio al 60%, allo scopo di produrre fornire combustibile alle navi del regime.
A riprova della fondatezza di questo progetto, è importante ricordare che questa non è la prima volta che l’Iran announcia di arricchire l’uranio oltre il 20%. In passato già altri esponenti di primo piano avevano ventilato questa ipotesi. Il primo a parlarne – forse lo ricorderete – era stato l’ex capo dell’Agenzia per l’Energia Atomica dell’Iran – AEOI, Abbasi Davani: nel luglio del 2012, infatti, lo scienziato iraniano aveva dichiarato che Teheran intendeva arricchiere l’uranio oltre il 20%, per produrre carburante per le navi e i sottomarini della Repubblica Islamica. Abbasi Davani, quindi, aveva anche ricordato che il regime già possiede le tecnologie per mettere in pratica un avanzamento di livelli di arricchimento dell’Uf6.
Poco dopo la sortita di Abbasi Davani, quindi, fu il comandate Abbas Zamini – a capo del settore tecnico della Marina – ad annunciare che l’Iran intendeva costruire dei sottomarini super resistenti alimentati con combustibile nucleare. Il progetto, aggiunse Zamini, era già stato avviato, anche se si trovava ancora nella fase iniziale. Al di là del livello di sviluppo del progetto stesso, le parole del comandante della marina rappresentarono allora una indiretta conferma delle reali intenzioni del regime iraniano.
Spiace, purtroppo, vedere come – nonostante i continui messaggi contrari che arrivano da Teheran – ci sia ancora qualcuno che crede veramente che l’Iran intende arricchire l’uranio al 20% per scopi medici. Come è noto, però, molto spesso all’ipocrisia non c’è limite…