E’ un regime senza alcuna pietà, lo abbiamo sempre detto. In questo inizio di dicembre il regime ne ha dato una nuova dimostrazione: ben otto persone sono state impiccate in meno di otto giorni.
Il 3 dicembre, quattro persone sono state impiccate nel carcere di Kermanshah, tra loro anche una donna. Uno dei prigionieri è stato impiccato nella Piazza Azadi (Libertà), domenica a mezzogiorno.
Tre prigionieri sono stati impiccati l’8 dicembre nella città di Zahedan, nel sud est dell’Iran. Secondo Human Rights Democracy uno dei prigionieri, Iraj Mohammad (46 anni), sarebbe stato condannato a morte unicamente sulla base delle accuse fatte contro di lui da un altro prigioniero.
Il 10 dicembre, infine, il regime ha impicatto un prigioniero nel carcere di Semnan, nel nord dell’Iran…