TUTTI SANNO CHE I GATTI AMANO TROVARE POSTI INSOLITI DOVE INFILARSI E DORMIRE e spesso finiscono bloccati in cima ad alberi o sui tetti. Ma ora un gatto potrebbe finire in una situazione ben più pericolosa: in orbita terrestre su un razzo iraniano! Il programma spaziale del paese medio-orientale ha avuto alcuni contrattempi e problemi ma il governo sembra intenzionato a riprendersi la scena con una nuova dimostrazione dell’affidabilità dei propri razzi e sistemi di lancio (specie dopo gli ultimi fallimenti), spedendo un gatto persiano in bassa orbita terrestre.In passato l’Iran aveva dichiarato di aver lanciato con successo una scimmia nello spazio. Tutte le immagini e dati (molto pochi in realtà) provengono esclusivamente dal governo stesso ed i dubbi sul reale successo dell’impresa non mancano. In particolare, molti hanno fatto notare come la scimmia che si vede nelle immagini prima del lancio è diversa dalla scimmia che si vede al ritorno dallo spazio. In seguito, lo stesso Iran ammise di aver fallito il lancio.A prescindere, la comunità internazionale è molto preoccupata riguardo al programma spaziale dell’Iran per le sue mire militari, più che di ricerca scientifica o ingegneristica. Il lancio della scimmia era avvenuto con un razzo con stadi a combustibili solidi, simili a quelli usati per i missili militari, ma il nuovo lancio (questa volta di un gatto), dovrebbe basarsi su razzi a propulsione liquida.
SE LA MISSIONE AVRA’ SUCCESSO l’Iran tornerà in primo piano nel panorama dei paesi emergenti capaci di lanciare propri razzi e satelliti. L’obbiettivo del paese è quello di posizionarsi come potenza, battendo la concorrenza di altre potenze emergenti in questo campo. Molti potrebbero chiedersi che utilità c’è nel lanciare un gatto in orbita. L’utilità è quella di dimostrare di avere una capacità di costruzione, lancio e recupero abbastanza avanzata da riuscire in una simile impresa. Le capacità ingegneristiche, informatiche e logistiche necessarie non sono indifferenti e la riuscita darebbe prova della capacità di lanciare razzi da parte del paese.Non sarebbe però la prima volta che un gatto finisce nello spazio. Nel 1963, i francesi si proposero di lanciare un gatto in orbita e scelsero un micio di nome Felix. Tuttavia, avendo probabilmente avuto dubbi dell’ultimo minuti, Felix è scappato ed è stato sostituito da una gatta di nome Felicette, che è tornata sana e salva dopo 15 minuti estremi! Un secondo gatto fu lanciato sempre dall’agenzia spaziale francese ma morì tragicamente dopo il rientro, per via di alcuni ritardi nel recupero dalla capsula spaziale.Da allora nessuno ha ritentato l’impresa, ma a quanto pare l’Iran è intenzionato a lasciare il proprio segno con un lancio nel Marzo 2014. Speriamo soltanto che i suoi razzi si dimostrino più affidabili rispetto al passato.
Redatto da Pjmanc: http://ilfattaccio.org