In questi giorni si è fatto un gran parlare dell'umidità che il Giappone ha affrontato all'esordio contro la Palestina, clima migliore oggi a Brisbane ma a riscaldare il clima ci ha pensato una partita non semplice da vincere.
Iraq e Blue Samurai che si scontrano dopo aver vinto la gara d'apertura, è una sfida che ha il sapore di spareggio. Aguirre non passa un bel periodo, su di lui l'ombra di una combine. Correva l'anno 2011, il suo Real Saragozza si salva all'ultima giornata contro il Levante, a farne le spese il Depor, secondo le autorità spagnole l'incontro potrebbe essere stato combinato. Nonostante gli inviti alla tranquillità, questo è certamente un tema che non porta serenità in casa del Giappone, detentore della Coppa d'Asia chiamato a recitare un ruolo da protagonista anche in Australia. A questo fattore si va ad aggiungere una condizione fisica non ideale, i valori tecnici però ci sono e anche oggi sono venuti fuori.
Buon inizio dei Blue Samurai, Honda mette in movimento Kagawa che mette a lato. In evidenza il centrocampista del Milan, spauracchio per la difesa mediorientale con un tentativo veleonoso nei primi minuti. Il Giappone ha bisogno del suo campione, parliamo di Shinji Kagawa, giocatore di livello indiscutibile. L'ex Manchester United al 23esimo impegna Hassan con un tiro sotto misura, sulla ribattuta Honda subisce fallo. Coppia d'oro nipponica, reminiscenze cartoonesche anni '80, Shinji e Keisuke come Holly e Tom, sono sempre a loro a mettere in ginocchio la retroguardia avversaria. Honda dal dischetto non perdona, bissando il rigore trasformato all'esordio. Giappone avanti. Okazaki, altro uomo molto atteso, potrebbe raddoppiare visto che la difesa lo lascia tutto solo, ma il suo colpo di testa finisce dritto tra le mani di Hassan.
L'Honda che vediamo in campo ricorda la famosa Onda di Katsushika Hokusai, noto quadro che mostra la devastante forza degli elementi. Il biondo milanista è il più in palla dei suoi, sicuramente il più in forma fisicamente, prima della sosta la sua legnata da fuori colpisce la traversa. Giappone che va al riposo in vantaggio con merito, Iraq intimorito dal vigore di Honda. Gli uomini di Radhi Shenaishil si comportano sicuramente meglio in avvio di ripresa, la difesa nipponica comunque è ben costruita e dimostra di saper reggere l'urto. Al 65′ Nagatomo mette in mezzo un pallone talmente perfetto che segnare sarebbe troppo facile, Honda - non si sa come - colpisce il palo con tutto lo specchio della porta libero.
Il Giappone è la squadra più forte, Kagawa testa ancora i riflessi di Hassan con un tiro dal vertice dell'area. Risultato che sta stretto agli uomini di Aguirre, ma sono arrivate le conferme che il tecnico giapponese si aspettava. Ciò che differenzia la sua squadra rispetto alla concorrenza è la nutrita schiera di giocatori abituati a palcoscenici di altissimo livello, questo permette di avere la meglio anche senza prestazioni corali perfette. Oggi Honda, nonostante qualche errorino, ha tenuto da solo in apprensione la difesa avversaria. C'è da festeggiare dunque, chi viene celebrato in grande stile è Endo. Per il centrocampista del Gamba Osaka questa era la 150esima presenza in nazionale. Complimenti a Yasuhito (o Yatto, come lo chiamano i tifosi), la cui prima partita con la nazionale risale al 2002, in mezzo due vittorie in Coppa d'Asia. Arriverà il tris?
Giappone ora in vetta al raggruppamento D, ora serve evitare la sconfitta nell'ultima gara contro la Giordania. L'Iraq invece è chiamato a fare tanti gol nella gara contro la Palestina, che oggi ne ha presi cinque dagli uomini di Wilkins.
Iraq-Giappone 0-1, gli highlights