Iraq: primi raid aerei anti-Isis su Baghdad. Al-Qaeda allo Stato Islamico: “Uniamoci contro Obama e la sua coalizione diabolica”

di Gabriella Maddaloni - 17 settembre 2014

Di Gabriella Maddaloni. La coalizione anti-Isis formato dai membri Nato (Usa e Paesi europei) al vertice in Galles è entrata in vigore “di fatto” martedì, coi primi bombardamenti aerei Usa su Baghdad. Il raid, avvenuto collaborando con le forze armate irachene, si è abbattuto a Yusfiya, 25 km a sud di Baghdad. Non è noto però che tipo di postazione sia stato colpito precisamente.

E non è che l’inizio. Come ribadito da Obama settimana scorsa, si tratterà di una “campagna molto estesa”, che si spingerà fino in Siria allo scopo di “far retrocedere lo Stato Islamico, fino a distruggerlo”. Le stesse parole sono state pronunciate dal capo del Pentagono, Chuck Hagel, al senato Usa: “I raid aerei americani, colpiranno i santuari siriani dello stato islamico, come i centri di comando e quelli logistici, oltre alle infrastrutture nelle mani dei jihadisti. Gli Stati Uniti non coopereranno col regime siriano di Bashar al-Assad, e  i raid Usa sulle postazioni Isis in Iraq sono stati già più di 160. I bombardamenti avevano lo scopo di indebolire le forze degli estremisti e dare più tempo al governo di Baghdad di costruire una coalizione più ampia. L’Isis  ha aspirazioni globali. Il loro obiettivo è diventare l’avanguardia dell’estremismo islamico nel mondo”.

Non solo. Se infatti fino a pochi giorni fa Obama paventava come impossibile un attacco via terra diretto da parte degli Usa, la situazione sembra cambiata. Lo riporta il Generale Martin Dempsey, capo di stato maggiore statunitense: “Se si renderà necessario lo raccomanderò al presidente”.

I terroristi islamici non stanno però a guardare. Gli esponenti maghrebini (Aqmi) e yemenita (Aqpa) di Al-Qaeda, infatti, dopo un’iniziale secessione con l’Isis voluta da quest’ultima, invitano l’organizzazione fondatrice del Califfato a unirsi a loro. In un comunicato di Al-Qaeda si invitano “fratelli mujaheddin in Iraq e nel Levante a unirsi contro la campagna dell’America e della sua coalizione diabolica. Fate del vostro rifiuto della miscredenza un fattore di unità”.

L’invito è rivolto anche ai terroristi siriani di Al-Nusra, all’opposizione siriana al regime di Assad e alle tribù sunnite siriane e irachene: “Invitiamo  tutti quelli che hanno preso le armi contro il tiranno Bashar e le sue milizie a non essere ingannati dall’America e a non diventare loro pedine, a non dimenticare i crimini degli Stati Uniti e a non prendere parte alla coalizione”.