IRC 2011 Racconti della storia del pattinaggio a rotelle – 9a puntata

Creato il 31 ottobre 2011 da Skatingidea

SKATINGIDEA • IRC 2011

Fino alla data evento dell’anno vi accompagneremo coi video dei migliori pattinatori al mondo!
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Modena 4 dicembre 2011
International Roller Cup

LA STORIA DEI PATTINI A ROTELLE

Ricostruire le origini dei pattini non è semplice. Secondo alcune fonti, tutto ha inizio in
Olanda, alla fine del 1500, quando, con alterni risultati, qualcuno cerca di aggiungere
le ruote ai rudimentali pattini, dotati di lamina, che venivano utilizzati per spostarsi su
superfici ghiacciate.

Per trovare notizie certe sulla prima apparizione dei pattini a rotelle dobbiamo fare un
salto in avanti sino al 1743 quando fanno la loro apparizione durante un’esibizione su
un palco londinese, ma solo nel 1760 la loro invenzione viene attribuita al belga John
Joseph Merlin, che realizzò una versione primitiva dei pattini in linea con delle ruote in
metallo; per il primo brevetto bisogna aspettare il 1819, in Francia ad opera di M.
Petitbled. Il pattino con le quattro ruote disposte a coppie, fu per la prima volta
creato a New York da James Leonard Plimpton nel tentativo di migliorare uno dei
suoi precedenti progetti. Da subito la sua invenzione ottenne un enorme successo,
tanto da portare all’apertura della prima pista da pattinaggio nel 1866 a Rhode
Island, alimentando il primo grande boom di acquisto e diffusione dei pattini.

Nel 1979 Scott e Brennan Olson di Minneapolis intuirono le potenzialità dei rudimentali
pattini in linea per allenarsi a hockey anche senza il ghiaccio, e riprogettarono così i
pattini utilizzando materiali moderni e una scarpa da hockey: un paio di anni dopo Scott
Olson iniziò a pubblicizzare i pattini e diede vita all’azienda Rollerblade Inc.

Fin dagli esordi, seppure nato come passatempo e diffusosi come fenomeno culturale
ancor prima che sportivo, il pattinaggio a rotelle si sviluppa anche come attività
agonistica.

La FIRS (Federation Internationale de Patinage a Roulettes) nasce nel 1924
per organizzare soprattutto l’attività delle poche nazionali di hockey già attive, e
organizza il primo campionato mondiale di pattinaggio artistico nel 1947: sin
dalla prima edizione ai World Games di Santa Clara, era il 1981, le discipline a
rotelle – artistico hockey velocità – sono presenti. Anche in Italia le attività a rotelle
all’inizio ebbero carattere essenzialmente ricreativo non agonistico, e solo negli
anni Venti si avvicinarono al mondo delle rotelle le generazioni più giovani e da quel
momento l’hockey e il pattinaggio divennero un movimento sportivo a tutti gli effetti. La
Federazione Italiana Pattinaggio a Rotelle (FIPR) venne costituita a Milano nel 1922
su sollecitazione del CONI, diventando Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio a
Rotelle (FIHPR) nel 1936 quando l’hockey su prato entrò a far parte della FIPR.

I PATTINI: LO STRUMENTO DI LAVORO

I pattini per il pattinaggio artistico in genere hanno stivali di pelle, una suola rigida e
una barra di rinforzo per il salto. La piastra deve essere fatta da un materiale resistente
in grado di sopportare lo shock del salto e dell’atterraggio. I pattini per l’artistico hanno
di solito piastre in acciaio inox o alluminio, anche se sono più pesanti di quelle fatte di
altri materiali come la plastica.

Le ruote possono essere di formati e durezze differenti, per la danza viene
generalmente usata una ruota dal diametro di 63 millimetri, e dai 60 ai 63mm per
l’artistico. La durezza della ruota determina la presa o slittamento sulla pista: una ruota
più dura ha maggiore slittamento ed è quindi utilizzata nell’artistico mentre una ruota
più morbida, con maggiore aderenza, viene utilizzata per la danza.

Nel pattinaggio artistico a rotelle quindi, durante l’esercizio l’atleta combatte
contro due forze di attrito diverse, quella determinata dalla pista e quella
generata all’interno dei due cuscinetti su cui gira la ruota: un duplice sforzo
non richiesto nel pattinaggio sul ghiaccio per esempio, e che rende evoluzioni
e sollevamenti dei pattinatori a rotelle ancora più spettacolari. Alle difficoltà
portate dalle leggi della fisica, si aggiunge poi il peso dei pattini certamente diverso
e più “importante” nel pattinaggio a rotelle rispetto al ghiaccio: una differenza non
secondaria trattandosi di raggiungere elevazioni e velocità necessarie per realizzare
salti e trottole.


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