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Irene Ester Leo “Una terra che nessuno ha mai detto”

Creato il 04 novembre 2010 da Edizionialtravista

Irene Ester Leo “Una terra che nessuno ha mai detto”

La seconda raccolta poetica di Irene Ester Leo, Una terra che nessuno ha mai detto, non è solo un libro di poesia ma una forte impellenza quasi fuori controllo che lascia sbocciare tra le righe, l’animo umano ed il suo specchio. Lo fa, partendo dal basso, dalla Terra di Pavese, stessa terra che svetta come indicazione preziosa nel titolo dell’opera, tratto da “Verrà la morte ed avrà i tuoi occhi” del ’45. Partendo da quella tendenza a trarre la bellezza dalla materia tangibile, come sintesi estrema e personificazione di amore e vita. Pertanto accesa di notevoli contrasti che oscillano tra rovi e beatitudine e che cercano un nome. La poesia, il verso, si fanno battesimo di quel nome, ma senza l’occhio che scruti e la voce che dica, non esiste alcunché e tutto si scolora. La materia umana, assieme alla sua imperfezione eccellente, è il mezzo privilegiato a varcare la soglia di questa visione a tratti onirica. “Forte è il legame con la dimensione dell’origine, con la terra. La parola è solida, terrestre, precisa; la poetessa nomina con esattezza e cura la natura e il quotidiano in una sorta di mistica del concreto, in cui si confondono rilkianamente il terreno e l’ultraterreno.” scrive Andrea Leone, nella prefazione al testo, evidenziando chiaramente in questo suo passaggio la chiave di volta strutturale di questi versi. E la follia, quale possibile soluzione, panacea o eterna domanda oltre a snodarsi in queste pagine si affaccia anche dall’epigrafe del corpo poetico, con le parolessenza del viandante di Nietzsche, che aprono ad una domanda: ”perché questo batticuore fosco e impetuoso insegue proprio me?” Il verso assume un colore particolare, si fa mezzo e non fine, è allungato, teso ad abbracciare il senso narrativo, fino a diventare forza magnetica di quella Terra sempre nuova.

Irene Ester Leo – Classe 1980, laureata in storia dell’arte moderna. Ha esordito “ufficialmente” nel 2006 con “Canto Blues alla deriva”, Besa editrice. Nel 2007 ha ricevuto dal Teatro di Musica e Poesia “L’Arciliuto”di Roma il riconoscimento in “Kagolokatia”. Le sue liriche sono state inserite nella rivista letteraria “Incroci” diretta da Lino Angiuli e Raffaele Nigro, giugno 2009, Mario Adda Editore. Ha pubblicato nel settembre del 2009 “Sudapest”, Besa editrice. E nell’aprile del 2010 la raccolta poetica ”Io innalzo fiammiferi, con prefazione di Antonella Anedda, Lietocolle editore. E’ presente su numerose antologie tra le quali AA.VV. ”L’ ustione della Poesia” a cura di Anna Maria Farabbi, Lietocolle editore 2010.E’ stata recensita da Maurizio Cucchi su “La Stampa”. Collabora con il quotidiano“Il Paese Nuovo” alla pagina culturale.

Cura un suo litblog: http://ireneleo.wordpress.com

Andrea Leone – Superba voce della giovane poesia contemporanea è nato a Milano, dove vive. I suoi libri: L’Ordine (La Vita Felice,collana Niebo, 2006, prefazione di Milo De Angelis, Premio Adonis, Premo San Pellegrino opera prima), Il suicidio di Holly Parker (Lampi di stampa, 2008), Stirpe (Lampi di stampa, 2009), La sposa barocca (AA. VV Lietocolle, 2010), Smascheramento (Marcos y Marcos, in uscita).

Ufficio stampa – Erica Gasaro – [email protected] – tel. 3497532658

Titolo: Una terra che nessuno ha mai detto
Autore: Irene Ester Leo
Prefazione:  Andrea Leone
Editore: Edizioni della Sera

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