Non hanno argomenti così si attaccano al carro della Costituzione italiana che, secondo i Responsabili e i partiti di maggioranza che li sostengono (il consigliere comunale Vincenzo Caminiti della Stella alpina, disobbedisce agli ordini e andrà a votare) include nell’articolo 75 la possibilità di non votare. Non è così! Ecco il testo che riguarda il referendum abrogativo (quello propositivo è frutto della nostra autonomia legislativa):
È indetto referendum popolare per deliberare l’abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.
Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.
Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei deputati.
La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.
Non c’è scritto da nessuna parte che è previsto il diritto all’astensione, c’è scritto che il referendum è valido se si raggiunge il quorum! Inoltre è bene ricordare che l’articolo 48 della Costituzione considera un dovere civico quello di andare a votare. Dunque… i nostri politici non sanno leggere, ma sanno disinformare, manipolare, controllare, ricattare…