Il 2002 è l'anno in cui Gaspar Noè, il maestro del cultissimo Enter The Void, si cimenta nella sua seconda fatica cinematografica, Irreversible. Noè non delude le aspettative, con il suo particolarissimo stile ricco di piani-sequenza, lunghissime scene senza stacchi o soluzione di continuità che seguono gli attori nelle loro peregrinazioni, ci regala un piccolo gioello.
A Noè interessa costruire un universo distorto e contraddittorio, oscuro, nel quale sezionare i dettagli della disaggregazione di una felicità coniugale, che si regge su radici fragili e ben poco sicure. Per far questo, Noé utilizza una storia trita e banale, niente di originale (un uomo vuole vendicarsi di colui che ha violentato e picchiato la propria donna (nulla di nuovo, chi sta pensando a Memento alzi la mano)) , innestato in una struttura narrativa che procede a ritroso, partendo dalla scena finale per concludersi con quella che, diegeticamente, si trova all'inizio. Ma Noè si spinge oltre; nel tentativo di sfalzare le coordinate visive dello spettatore, collega i vari piani-sequenza con una serie di audaci movimenti di macchina.
La mdp si incunea dove non ci aspetteremmo, dando vita a evoluzioni che spesso sembrano rievocare le tendenze del cinema sperimentale anni Sessanta, soprattutto nella parte iniziale (finale), dove le ultime tappe del viaggio alla ricerca dello stupratore ci portano direttamente all'Inferno: un locale per froci che Noé raffigura con la massima dinamicità possibile, accentuando volontariamente anche la difficoltà di percepire quello che accade (ambienti cupi, pellicola sgranata (da apprezzare la fotografia psichedelica che contribuisce donando atmosfere inquietanti)). Ne risulta un caleidoscopio di immagini di difficile definizione, che provocano uno spaesamento a tratti incontrollabile e una raffigurazione che si fa spesso onirica che frantuma l'illusione di realtà.
Innumerevoli le citazioni kubrickiane, dal punto di vista tecnico- audio - visivo
La Bellucci, tutti ricordano l'esplosione della Bellucci dopo l'uscita di Malèna di Tornatore, ma la pellicola che l'ha "consacrata" diva internazionale è senza ombra di dubbio Irreversible.
Volete sapere perchè?
Forse perchè per una volta nella vita ha recitato da dio?Assolutamente No
Forse perchè c'era il neo marito?No, e poi che cazzo c'entra?
Forse perchè ha dato vita al peggior auto-doppiaggio della storia?
Ehmm potrebbe essere..Oppure forse perchè c'è la lunghissima scena dello stupro nel sottopassaggio a camera fissa senza mai staccare?BINGO!
P.S.: "Al briciolo di recitazione" mi riferivo alle urla e ai guaiti dello stupro sia chiaro.