Irving Stettner - Hurrah! - Ed. Il foglio clandestino, 2012 - traduzione di Erio Sughi, cura di Davide Argnani.
Un bel libro, non avrei altro da aggiungere. Tuttavia, nell'aggettivo "bello" sono compresi, a titolo gratuito:
- l'interessante opportunità di gettare uno sguardo su una realtà poetica decentrata (ma pur sempre molto "americana") rispetto a quella dei "poeti laureati" a cui, in vario modo e spesso superficialmente, siamo abituati. Stettner non è nemmeno l'ultimo dei beat, come potrebbe sembrare. E' una voce originale, più parente, in tanti suoi testi lirici e "naturali", di Whitman (Argnani parla infatti di "naturalismo classico"); in altri, in minore e in modo molto meno scatologico, di Bukowski. Un giramondo libertario innamorato della natura e dell'amore, libero nel verso e nel verbo, che Stettner quasi "schizza", esattamente come fa (faceva, purtroppo) con le sue opere grafiche, alcune delle quali riprodotte nel libro (e il libro è piacevole anche per questo).
- l'altrettanto interessante opportunità di scorrere un libro (si legge alla svelta) perfino divertente, direi quasi disintossicante specialmente se si è reduci dalla lettura di qualche testo non tanto oscuro (molti grandi lo sono) quanto ecolalico. Dico questo perchè nelle poesie di Stettner la messa in scena delle emozioni, delle impressioni, dei sentimenti (spesso gioiosa) non è mai disgiunta da una voglia di narrare, di fare un racconto, e di farlo (soprattutto nei testi lunghi qui non presenti) con quella stesura fortemente paratattica e parecchio "oggettiva" tante volte apprezzata nella prosa americana. Una scrittura quindi rivolta decisamente all'esterno, estroversa. Perfino il ricorso allo slang (difficile da tradurre ma molto pittorico) e al colloquiale vi concorrono.
- la tangibile sensazione di una poesia "militante" (come ci piace dire dalle nostre parti), vissuta, con molta poca "finzione" dentro. Stettner è (era) poeta non perchè scrive poesia ma perchè la vive. Perchè scrive, come afferma in una lettera ad un amico, "una poesia in mezz'ora, un'altra invece in alcuni giorni, altre in una settimana o due, in 6 mesi, un anno, ecc." ma lo fa "per gioia, angoscia, estremo benessere, o estrema disperazione, plumbeo dolore". O anche semplicemente perchè lo trova "del tutto piacevole, dilettevole".
CANZONE PER ANNA
Vicina, lontana
io ti sento in me
come una tenera luminosa
stella mattutina,
vicina lontana
un soie ridente,
un fiore orifiamma di
comete guizzanti e splendenti
vicina, lontana -
così
io ti porto con me
sempre
nella
notte fonda del mondo
SONG FOR ANNA
Near, far
I feel you in me
like a tender bright
morning star,
near far
a smiling sun,
a flower oriflamme of
shooting comets and light
near, far -
thus
I carry you with me
always
through
world-dark-night
ORA TUTTO E' FINITO
Ora tutto è finito
tutte le nostre parole sono bisbigli bruciati
tutto ciò che ricordo sono le notti
passeggiando tu io abbracciati,
stelle danzanti in punta di piedi nel mio sangue
la tua mano, le sottili dita nella mia
- punta delle dita carezze di stelle
e l'odore di muschio
dei tuoi capelli,
mattini
in cui ci svegliavamo insieme
tu accanto a me:
oh giardino di fresche eleganti palme
stelle diamanti inondati di fiammeggiante azzurro!...
NOW IT ' S ALL OVER
Now it's all over
all our words are burnt whispers
all I remember is the nights
walking you I arm-in-arm,
stars tip-toe dancing in my blood
your hand, slender fingers in mine
- finger-tip star caress
and the musk smells
of your hair,
mornings
waking up together
you beside me:
O garden of cool plush palms
flooded blazing blue diamond stars!..
CANZONE D'ESTATE
per Bozena
Estate
e tutto ciò che uno desidera
fare
è sedere e fissare
... finché veloce
esce dal miele verde scuro
un'ombra oscillante -
sedere e fissare (pomeriggi
troppo caldi
spesso
per qualsiasi altra cosa)
sedere e
fissare - finché improvvisamente
un volteggio, piroettando
nell'aria azzurra striata d'oro
Ali punteggiate a pallini bianchi neri
gialli arancione - rossorosse fiammeg-
gianti -
una farfalla monarca
danza 2 passi di tip tap,
gaia, graziosa
ballerineggiante
nell'
aria
azzurra striata di lustrini d'oro...
sedere e
fissare,
soltanto per ricordare
che il Prodigio
c'è sempre!
SUMMER SONG
for Bozena
Summer
and all one wants
to do
is sit & stare
... till quick
out of the honey darkgreen
palanquin shade -
sit & stare {too hot
afternoons
oft'
for anything else)
sit &
stare- till suddenly
flit, pirouetting
on the blue gold-shot air
White black yellowpolka-dotted
orange-redred wings flam-
ming -
a monarch butterfly
2-step tap-dancing
blithe, gracious
ballerinaing
on the
blue gold~shot-sequin
air..
sit &
stare,
just to remember
the Wonder
is always there!
NON UNA NUVOLA IN CIELO
Cielo azzurro
Azzurro elettrico
Soffice serico
Azzurro delfinia!
Azzurro
Sì ecco il cielo questo
Mattino d'agosto
Ed estovestnordsud
Ho guardato tutti gli
Orizzonti
Completamente senza nubi
No nemmeno il brandello d'una
Nuvola bianca
Azzurro
Nient'altro che
Azzurro spazio
Azzurro specchio d'eternità
Les anges passent
In alto un battito d'ali d'angeli
Tenue azzurro
Liscio come il culo d'un bimbo
Avvolgente cantante azzurro!
Sì in questo mattino
Non c'è una nuvola in
tutto il cielo
NOT A CLOUD IN THE SKY
Blue sky
Electric blue
Soft silk
Larkspur blue!
Blue
Yes that's the sky this
August morning
And eastwestnorthsouth
I've looked to all the
Horizons
Completely cloudless
No not an iota of a
White cloud
Blue
Nothing but
Blue space
Blue mirror of timelessness
Les anges passent
Above a beating of angels' wings
Azure Blue
Smooth as a baby ass
Ringing singing blue!
Yes this morning
There's not a cloud in
The whole sky
M A T I N
Oh io amo queste strade al mattino presto
Quando si sente appena uno scalpiccìo di piedi
Soltanto quiete silenziosa un pallido rosa
Su nel cielo
Il sole raggi-roteante
Sfavillante col suo ardente occhio dorato
Che sorge lentamente sul colmo d'un tetto
Scintillando e ammiccando a me gaiamente
Da un ombroso vialetto
Con malizia non con timidezza
Un gatto color seppia esce furtivamente
Verso l'eternità
Oh io amo queste strade al mattino presto
Quando si sente appena uno scalpiccìo di piedi
Eppure io so di non essere solo
Dio sta scrivendo la sua poesia quotidiana.
M A T I N
O I love these early morning streets
When is scarcely heard a tread of feet
Just a quiet hush faint pink blush
Up in the sky
The sun spoke-wheeling
Sparkling its flaming golden eye
Rising slowly over a rooftop
Blinking winkling merrily at me
Out of a shadowy alley
With slyness not shyness
A sepia cat slinks
Towards eternity
O I love these early morning streets
When is scarcely heard a tread of feet
Yet I know I'm not alone
God is writing his daily poem.
POESIA PER OGGI
omaggio a Mr. Darnochwal
Una giovane bionda
con un bimbo in fasce
entra nel bar,
si siede nella panca
di fronte a me,
girata di spalle
la cameriera arriva
per prendere
l'ordinazione &
bla bla
«... ha 17 giorni, o mio Dio!»
Sole a dicembre
danzante nella
finestra di fronte,
mezzogiorno oro di nappe;
la giovane bionda
solleva il bimbo
alle sue spalle;
rotondo piccolo
rugoso gagà
bimbo rosso peperone
scimpanzé,
occhi grandi
mandorle nere
semichiuse
strofinate
da due
minuscoli preziosi mezzi guanti
«Oh, ma guarda -»
dice la giovane mamma
sollevando il birichino
per tutta la lunghezza delle braccia,
con un largo sorriso,
allegramente: «Ma guarda -
la luna
che sorge
la Luna
che sorge sul
la
montagna!»
POEM FOR TODAY
homage to Mr. Darnochwal
Young Blonde
with babe-in-arms
walks into café,
sits in booth
front of me,
back-turned
waitress walks
over to take
order &
chitchat
«... 17 days old, O My God!»
Sun December
dancing in
front window,
noon gold a'tassels;
young Blonde
raises babe
to her shoulder;
round little
wrinkled ga-ga
red beet baby
chimpanzee,
eyes large
black almonds
half-shut
rubbed
by two
tiny precious mitts
«Yes, and look -»
says young mother
raising tyke
up out arms-length,
smiling broad,
laughing: «Just look -
moon
coming
Moon
coming up
over
the mountain!»
COSI' SEI DI NUOVO A NEW YORK
Così sei di nuovo a New York,
dove parlano le grandi
costruzioni e il denaro,
Dove la gente sembra
correre
invece di camminare,
così capricciosamente veloce,
avanzando intontita muta
triste
come occupata
a mantenere desta
la malinconia
Non c'è un cielo
in alto?
Non hanno mai visto
la dolce tenera quiete
profumata di foglie
d'un letto di fiume?
È scomparsa ogni gioia?
Sabato mattina,
gli amici del vicinato
mi passano accanto
nella strada,
non c'è tempo per fermarsi & dire ciao,
precipitandosi temerariamente verso la
sala delle scommesse fuori mano
o il tempio del Bingo
O a comprare
il Sunday N. Y. Times di 40 libbre;
leggere i lunghi necrologi
deve farli
sentire proprio raffinati
Ora l'amico Phil
ha pure
una serratura in più,
tre invece di due
alla porta principale;
e preoccupato per qualche misterioso
piccolo colpo
sotto il pavimento del suo soggiorno;
che siano 2 topi che copulano,
si domanda?
In ogni caso cercare di dormire la notte
è terribilmente frustrante
All'angolo d'una strada
un vecchio nero dai capelli grigi
mi chiede un quarto di dollaro;
«Oh, lunga, lunga è la strada
per Atlanta», lo sento
mormorare;
gli do il quarto di dollaro,
«Grazie, figliolo, Dio ti benedica!
Oh, lunga, lunga è la strada
per la buona vecchia Georgia!»
Così sei di nuovo a New York,
dove parlano le grandi
costruzioni e il denaro
Sì, nessun dubbio in proposito,
sono qui
e mi sento male -
o fratello,
di nuovo nello stesso vecchio
grazioso Budello senza luce!
SO YOU'RE BACK IN NEW YORK
So you're back in New York
where the tall buildings
and money talks,
Where people seem to
run
instead of walk,
so freakish fast,
walking along numbdumb
glum,
as if busy
keeping the Blues
on the run
Is there no sky
overhead?
Have they never seen
the soft sweet leaf-
scent'd stillness
of a river bed?
Has all joy fled?
Saturday morning,
neighbourhood friends
in the streets
pass me by,
no time to stop & say hello,
rushing like-hell toward the
Off-track betting parlor
or church Bingo
Or to buy
the 40 lb Sunday N. Y. Times;
reading the long obituaries,
must make them
feel just fine
Now friend Phil
has even
one lock more,
three instead of two
on his front door;
and worried about dome mysterious
tapping
under his living room floor;
can it be 2 rats copulating,
he wonders?
Anyhow trying to sleep nights,
it's awful frustrating
On a street corner
an old grey-haired black
asks me for a quarter;
«O Man, it's a long long way
to Atlanta», i hear
him murmur;
I give him the quarter,
«Thanks, son, God bless you!
O Man, it's a long, long way
to good ole' Georgia!»
So you're back in New York,
where the all buildings
and money talks
Yes, no doubt about it,
here i am
feeling bad -
O Brother,
back in the same ole'
dinky Bag!