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“Is Murusu de Santa Teresa”: sette artisti, quattro facciate, due settimane di lavori, sino al 13 novembre, Pirri

Creato il 04 novembre 2015 da Alessiamocci

“La TV ha fatto sembrare inutile andare a teatro, la fotografia ha praticamente ucciso la pittura, ma i graffiti sono rimasti gloriosamente incontaminati dal progresso.” – Bansky

Ieri, martedì 3 novembre, nel quartiere di Santa Teresa a Pirri (CA) è stato inaugurato il progetto “Is Murusu de Santa Teresa”, promosso dall’associazione Urban Center Cagliari, sotto la direzione artistica del celebre street artist Manu Invisible, e la partnership della fondazione Domus De Luna.

Finanziato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari, il progetto “Is Murusu de Santa Teresa” nasce dall’idea dell’artista Manu Invisible di realizzare dei murales sulle facciate dei palazzi del quartiere popolare di Santa Teresa a Pirri.

L’Urban Center Cagliari, con alle spalle l’esperienza della Galleria del Sale, ha da subito sposato l’idea rendendola progetto, ampliando il concetto di arte a motore di crescita sociale e strumento di riqualificazione degli spazi e dei luoghi, e con la collaborazione della fondazione Domus De Luna è riuscita a coinvolgere gli abitanti del rione in un processo di rinascita stilistica e culturale del quartiere.

Dopo mesi di lavoro sul territorio, il cui obiettivo è stato il massimo coinvolgimento di cittadini e abitanti, la giornata di inaugurazione ha preso avvio alle 10:00 all’Exmé e lungo la via Sanna.

Sette artisti, quattro facciate e due settimane di lavori: questi i numeri dell’ambizioso progetto che mira a portare il colore in un quartiere popolare scarsamente conosciuto dagli stessi cagliaritani e che da anni vive in condizioni di disagio, provando a replicare esperienze già affermate a livello nazionale come Tor Marancia e San Basilio a Roma, Ponticelli a Napoli, i quartieri popolari di Petrosino e Borgo Vecchio in Sicilia.

Manu Invisible, Warpix-Duo, Davide Medda e Kofa gli artisti locali, Frode da Milano, e Dzia dal Belgio saranno gli autori di questo grande lavoro che cerca di andare oltre la street art e il colore, puntando ad un processo virtuoso di rigenerazione del quartiere, testimoniato anche dalle attività che si svolgeranno all’interno dell’Exmé: gli alunni della scuola media Ugo Foscolo avranno modo di vedere gli artisti all’opera; o ancora, i ragazzi di “Codice Segreto”, associazione culturale Onlus operante nell’integrazione delle differenti abilità e delle categorie a rischio, e i bambini e adolescenti del quartiere di Santa Teresa impegnati nel laboratorio “Il muro che vorrei”.

Dzia e il Warpix-Duo hanno iniziato  le loro opere che si concluderanno nella giornata di venerdì 6 novembre. Da lunedì 9 a venerdì 13 novembre, invece, Manu Invisible e Frode, e Davide Medda e Kofa, porteranno avanti il loro progetto di street art. È possibile assistere al progetto con il dovuto rispetto per gli artisti all’opera.

Manu Invisible è un artista mascherato, indossa una maschera nera interamente autoprodotta e ispirata sia alla geometria che alla notte; anche la luce è tra gli elementi portanti del suo studio, da qui nascono le opere di Light Painting sperimentate attraverso strumenti inusuali e metodologie alternative. Diplomato al Liceo Artistico Foiso Fois di Cagliari, in seguito ha svolto diverse mostre personali e collettive presso lo spazio NAC, il Palazzo Regio di Cagliari e la sede centrale de L’Unione Sarda.

Manu Invisible intraprende il suo percorso artistico agli inizi del XXI secolo sul territorio Sardo per proiettarsi poi, nel panorama dell’arte in Europa. Provenendo dal mondo dei Graffiti, mantiene l’approccio urbano di tale disciplina, manifestando una tendenza “propagandistica” nello stile e nel messaggio.

Nel Gennaio 2015 porta a compimento un opera pittorica di tre piani sulla facciata principale della Scuola Media Statale Ugo Foscolo a Cagliari.

La sua arte comprende diverse sfaccettature: Urban Art, Decorazione di ambienti, Muralismo e Pittura alternativa.

Info

Facebook Urban Center Cagliari

Sito Manu Invisible


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