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Isabella Santacroce – Amorino

Creato il 20 marzo 2012 da Iannozzigiuseppe @iannozzi
Isabella Santacroce - Amorino

Isabella Santacroce - Amorino

Siamo a Minster Lovell, freddo e austero villaggio inglese. E al tempo stesso “paradiso terrestre” del romanticismo nero. Un luogo fatato che è già di per sé un romanzo – un luogo, si direbbe, non troppo dissimile dalla brughiera selvaggia delle sorelle Brontë. È il 1911. C’è nebbia. Albertina e Annetta Stevenson, gemelle, arrivano da Londra per ereditare un cottage vittoriano in seguito alla morte dei genitori, avvenuta in circostanze misteriose. Vestono in modo identico, di scuro, e si mostrano così integerrime, così schive, che non è un caso se tra i primi ad accoglierle, o forse ad attirarle nella tela di un ragno, sia un equivoco sacerdote, Padre Amos: le cui parole si rivelano da subito cariche di agghiaccianti sottintesi. E sarà lui ad affidare alle sorelle Stevenson (l’una insegnante di canto, l’altra organista) la gestione del coro della sua chiesa, il coro “Amorino”. Molto più che un semplice coro, un’umanità in miniatura, subito conquistata dal rigore e dal fascino misterioso delle due ragazze. La sensualità, la compostezza, la grazia: quel che appare delle due sorelle è solo un inganno. Ogni notte, quando l’oscurità cala su Minster Lovell, in mezzo alla quiete si odono delle grida spaventose. Chi sono realmente Albertina e Annetta Stevenson? Perché il loro arrivo a Minster Lovell coincide con una serie di inspiegabili, sinistri accadimenti? A sbrogliare i fili della matassa, come una direttrice d’orchestra che muova la bacchetta a colpi diabolici, c’è la scrittrice stessa, Isabella Santacroce, che, oltre a rivelare i fatti, irrompe di persona nella scena. E che qui, per la prima volta nella sua carriera, e per la prima volta in un libro italiano, guida un complesso di sette voci narrative che raccontano – anzi, cantano – in una vertiginosa salmodia che arieggia le atmosfere di una seduta spiritica. E riesce a farlo con tale destrezza, con tale slancio metafisico, da regalarci la sua opera più maestosa – nonché il suo romanzo più ipnotico e affatturante.

Isabella Santacroce è nata a Riccione. Ha pubblicato Fluo (Castelvecchi 1995, Feltrinelli 2001), Destroy (Feltrinelli 1996), Luminal (Feltrinelli 1998), Lovers (Mondadori 2001), Revolver (Mondadori 2004), Dark Demonia (Mondadori 2005) e Zoo (Fazi 2006). Con V.M. 18 (Fazi 2007) e Lulù Delacroix (Rizzoli 2010) ha dato inizio alla trilogia “Desdemona Undicesima”, che si conclude con Amorino.

Amorino – Isabella Santacroce – Bompiani – Collana: letteraria italiana – ISBN: 45269837 – Pagine: 336 – prima edizione 2012 – Prezzo: 17,50 euro

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