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Isaia e il senso della vita / Reading da "Il visitatore" di E.E. Schmitt

Creato il 21 ottobre 2012 da Marianna06

 

Mimmo_paladino_visitatore

 

Siamo a Vienna e l’anno è il  1938. Hitler ha già occupato la città. E il protagonista della pièce teatrale di Schmitt,”Il visitatore”, nientemeno che il grande Freud, il padre della psicanalisi come ben sappiamo, nella notte angosciosa in cui si prepara ad allontanarsi in tutta fretta dalle orde naziste, incontra Dio.

 E Dio, rivolgendosi all’uomo di scienza gli dice :”C’è stato un tempo in cui l’uomo si accontentava di sfidare Dio,oggi prende il Suo posto. Nell’uomo c’è una parte divina, ed è quella che oggi gli permette di negare Dio.Lei, dottor Freud, non è da meno, ha fatto piazza pulita : il mondo non è altro che il prodotto del caso, un confuso cozzare di molecole. E dal momento che non c’è un padrone, l’uomo detta legge.

Essere il padrone!!!...Mai come nel secolo attuale sarete posseduti da questa follia!

Padroni della natura: e insozzerete la terra, renderete nere le nuvole.

Padroni della materia : e farete tremare il mondo.

Padroni della politica : e inventerete i totalitarismi.

Padroni della vita : e sceglierete i figli da un catalogo.

Padroni del corpo : e avrete talmente paura delle malattie e della morte che accetterete di tirare avanti a qualsiasi costo, di sopravvivere senza vivere, narcotizzati, come vegetali in serra.

Padroni della morale : e deciderete che tocca agli uomini inventare le leggi e che in fondo una cosa vale l’altra, quindi non c’è niente che valga.

A quel punto l’unico “dio” rimasto sarà il denaro, e dappertutto nelle città gli costruiranno templi (banche) e alla fine, Dio assente, tutti penseranno aria fritta”.

 

   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

Il dipinto in alto che accompagna il testo è dell'artista Mimmo Paladino


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