Poco si sa' delle origini e di dove nacque, passo' la sua gioventu' a Leiden, entrambi i suoi genitori erano nati nei pressi di Aquisgrana, in Germania. Le prime notizie cominciano a giungerci nel 1667 quando lui e' in marina. Nel febbraio 1684, Schrijver, allora un sergente della Compagnia Olandese delle Indie Orientali di stanza a Città del Capo, fu a capo di una spedizione di ricognizione in Namaqualand. La spedizione ando' a nord fino a Garies e riporto' campioni di minerale di rame a Città del Capo.Schrijver fu poi coinvolto nelle operazioni di salvataggio di Nostra Senhora dos Milagros che si era arenata nella notte del 16 Aprile 1686 alle Struisbaai vicino a Capo Agulhas. Si trattava di una nave portoghese con 150 uomini di equipaggio, comandata da Don Emmanuel Da Silva, in viaggio da Goa al Portogallo, portava doni diplomatici di Narai, re del Siam a Pedro il re del Portogallo, a Luigi XIV di Francia e a Carlo II d'Inghilterra. A bordo c'erano tre ambasciatori siamesi che furono lasciati a se stessi da parte dell'equipaggio. Due furono trovati in uno stato disperato un mese dopo il naufragio, il terzo deceduto. Simon van der Stel invio' un gruppo composto dal tenente Olof Bergh, Isaq Schrijver e altri per salvare ciò che potevano. Molto poco di qualsiasi valore fu restituito al governatore, e voci di furto del tesoro ben presto cominciarono a circolare, motivate dalla tentata vendita di oggetti ai residenti di Città del Capo e il rinvenimento nel giardino di Olof Bergh di una scatola porta oggetti sicuramente proveniente dal relitto. Bergh poi confesso' il furto e sostenne che lo stesso van der Stel era stato coinvolto. Bergh fu condannato a tre anni e mezzo a Robben Island, mentre Schrijver fu scagionato da ogni accusa.Il 4 gennaio 1689, due anni dopo essere stato promosso al grado di sottotenente, Schrijver intraprende la sua spedizione più interessante. I suoi ordini erano di barattare bestiame con gli ottentotti Inqua a Capo Est. Partì con un gruppo di circa 20 soldati ben armati e 2 carri per un viaggio che doveva coprire circa 1600 km. Nel gruppo c'era Heinrich Oldenland Bernhard (1663-1699), un botanico ed esperto di erbe, che aveva studiato medicina per 3 anni presso l'Università di Leiden, e che sarebbe stato nel 1693 nominato maestro giardiniere nel giardino della Società a Città del Capo, e stranamente come sorvegliante del governo e in seguito soprintendente di strade, ponti ed edifici. La missione duro' tre mesi e raggiunse l'attuale città di Aberdeen verso est, tornando il 10 aprile 1689 con circa mille capi di bestiame provenienti dal commercio con una tribù Xhosa-Khoi e abbastanza sorprendentemente senza aver subito alcuna perdita in vite umane .I primi viaggiatori erano costretti ad attraversare le montagne vicino a Outeniqua, oggi Baia dI Mossel, in modo da evitare le quasi impenetrabili gole e le foreste a est. A quel tempo l'unico modo per attraversare le foreste era attraverso Attaquas Kloof, dal nome di un capo dei Khoikhoi Hessequa. Questo percorso fu trovato da Schrijver che, seguendo una traccia d'elefante, attraverso' il fiume Olifants nel mese di gennaio 1689. Il fiume Duivenhoks a Heidelberg e "Schrijvershoek" vicino alla laguna Langebaan presero il nome da lui.Si ritirò nel 1699 nella sua fattoria Schoongezicht vicino a Stellenbosch, l'azienda fu notevolmente ampliata con l'aggiunta di proprietà circostante che avevano fatto parte dei possedimenti di defunti di schiavi liberati. La storia di Schoongezicht risaliva al 1692, quando Simon van der Stel, Governatore del Capo, concesse 17 ettari di terreno agli schiavi liberati Manuel e Antonia di Angola, Louis del Bengala e Isaac Schryver.Schrijver sposò Marie Elizabeth van Coningshoven. Poco dopo, Schryver si reco' ancora a nord per cercare rame. Tornò dopo qualche anno e, infine, mori' alla fattoria un qualche giorno del 1705 o 1706. Gli sopravvisse la moglie che in seguito sposò Jacob Groenewald. L'azienda rimase di proprietà della famiglia per circa 100 anni. Schoongezicht e' passata attraverso numerose mani nei tre secoli della sua esistenza. Copie contemporanee dei diari di Schrijver con descritte le spedizioni sono sopravvissuti e sono ora conservati nell'Archivio del Capo.
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