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Iscrizione punica. Tempio di Antas, Fluminimaggiore. Una statuetta di Ḥoron offerta da un devoto a Ṣid Addir Baby, di Roberto Casti

Creato il 10 gennaio 2016 da Pierluigimontalbano

Iscrizione punica. Tempio di Antas, Fluminimaggiore. Una statuetta di Ḥoron offerta da un devoto a Ṣid Addir Baby

Iscrizione punica. Tempio di Antas, Fluminimaggiore. Una statuetta di Ḥoron offerta da un devoto a Ṣid Addir Baby, di Roberto Casti

Iscrizione votiva di età punica incisa su frammento di base cilindrica in marmo bianco (Dim. cm. 7 x 3 x 5) destinato a sostenere una statuetta votiva, rinvenuta nel 1967 nel corso degli scavi nel tempio di Antas presso Fluminimaggiore. Il presente frammento corrisponde all'Iscrizione n. XIII pubblicata da M. Fantar nel 1969 successivamente riconosciuto da Maurice Sznycer quale parte integrante di una seconda iscrizione frammentaria di quattro righe; anche questa pubblicata da M. Fantar come Iscrizione n. VI e dove, alla riga 2, sempre Sznycer, identifica il nome della divinità siro-palestinese Ḥoron. L'appartenenza dei frammenti VI e XIII alla medesima iscrizione, ricomposta solo parzialmente, verrà confermata da M. L. Uberti nel 1978. Inquadramento cronologico: IV sec. a. C. Cagliari Museo Archeologico Nazionale.

Trascriviamo in caratteri latini le sei lettere puniche incise nel

presente frammento che corrisponde al frammento n. XIII trascritto da M. Fantar in caratteri ebraici.

così tradotto da Mohamed Fantar: [Al signore, a Ṣid potente di] Abi , statua... (Fantar riteneva Abi un toponimo, una sconosciuta località legata al dio Ṣid )

Trascriviamo in caratteri latini le lettere puniche del frammento VI trascritto da M. Fantar in caratteri ebraici.

L1 L'DN L ...
L2 ḤRN ' ... L3 MGN B (N) ...

Mohamed Fantar riteneva sconosciuta la parola ḤRN della linea 2. Per lo studioso tunisino la N finale era da attribuire a un errore dello scriba che avrebbe scritto ḤRN anziché ḤRS, un termine che Fantar associa alla tipologia di materiale della statuetta offerta dal dedicante ('oro' è infatti uno tra i diversi significati che ḤRS assume nella lingua semitica)

Possiamo quindi ricostruire buona parte dell'iscrizione con alcune integrazioni proposte sulla base di altre analoghe iscrizioni di medesima provenienza (tra parentesi quadre le nostre integrazioni).

L1 L'DN L[ṢD 'DR] B'BY M Š

Al signore, a Ṣid Addir Baby, statua di Ḥoron [che ha offerto ... figlio di] Magone, fi[glio di ... perché ha ascol]tato la sua vo[ce, che sia benedetto].

Mohamed Fantar, Ricerche puniche ad Antas in Studi Semitici n. 30, Istituto di Studi del Vicino Oriente di Roma 1969 pp. 76-77 e pp. 83-84. Tavv. XXVIII, I e XXXIII, 1.

Maurice Sznycer, Note sur le dieu Ṣid et le dieu Horon d'après les nouvelles inscriptions puniques d'Antas (Sardaigne) , 15, 1969-70, pp. 67-74.

Maria Luisa Uberti, Horon ad Antas e Astarte a Mozia in Annali dell'Istituto Universitario Orientale di Napoli 38 n.s. 28, Napoli 1978 pp. 316-319.

Paolo Xella D'Ugarit à la Phénicie: sur les traces de Rashap, Horon, Eshmun, in "Die Welt des Orients" 19, 1988, pp. 45-64.

R. Zucca, Il tempio di Antas, collana Sardegna archeologica - Guide e Itinerari, Sassari, Carlo Delfino editore, 1989.

Giuseppe Minunno, Considerazioni sul culto di Antas, in Egitto e Vicino Oriente(EVO) XXVIII 2005, pp.269-285. spec. p. 274, nota 48.

Marco Minoja - Consuelo Cossu- Michela Migaleddu, Parole di Segni L'alba della scrittura in Sardegna, Collana Sardegna Archeologica - Guide e Itinerari n. 47. Carlo Delfino editore Sassari 2012 p. 50.


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