Il premier ha specificato che Londra non agirà per ora in Siria, data l'opposizione dei laburisti, che vorrebbero un' autorizzazione Onu prima di procedere, perché il governo di Damasco non è democraticamente eletto. "È vero che la situazione siriana è più complicata di quella irachena. Lo è per la presenza di un dittatore brutale, Assad, e per la situazione di guerra civile. Noi stiamo per agire in Iraq su richiesta di un governo sovrano. Se dovessimo agire in Siria, vi sarebbero sempre le basi legali, trattandosi di difesa collettiva contro l'Isis che minaccia l'Iraq. L' ho già detto: c'è base legale se agisci per evitare una catastrofe umanitaria".
Il primo Ministro ha conclusi il suo discorso rivolgendosi direttamente ai cittadini del Regno Unito: "Si tratta di terroristi psicopatici che stanno cercando di ucciderci. Dobbiamo realizzare che, ci piaccia o no, loro ci hanno già dichiarato guerra. Non abbiamo la possibilità di voltarci dall'altra parte, né sperare che questa cosa sparisca da sola".
Intanto, le ultime notizie parlano di nuovi raid aerei Usa in Siria avvenuti stanotte, per colpire obiettivi Isis. Il Pentagono non lascia trapelare nulla, almeno per ora, su quali siano stati tali obiettivi colpiti.