Isis, donna curda sferra attacco kamikaze contro islamisti a Kobane. Identificato un jihadista londinese

Creato il 06 ottobre 2014 da Nicola933

Di Gabriella Maddaloni. L' Ondus informa che una giovane combattente curda, Arin Mirkan, ha compiuto nelle scorse ore un attentato kamikaze contro alcuni siti Isis nei pressi di Kobane, provocando diverse vittime. La donna aveva 2 figli ed era a capo di un'unità di combattimento femminile, secondo Free Kurdistan. In precedenza aveva già ammazzato 15 estremisti Isis e distrutto un blindato.

Intanto, il Sunday Times riporta che le forze speciali britanniche Sas sarebbero sulle tracce del jihadista con l'accento britannico "John", l'assassino di Jim Foley e degli altri ostaggi decapitati nei tristemente famosi video. Le Sas non sarebbero però intervenute ancora, pur avendo localizzato il gruppo terroristico di cui "John" fa parte, perché un blitz per liberare gli altri ostaggi sarebbe al momento molto rischioso. Il gruppo di rapitori e sequestrati, infatti, si muoverebbe continuamente nel deserto siriano.

Sempre il Sunday fa sapere che una ragazzina quindicenne di Bristol si sarebbe arruolata, tramite un gruppo di donne che svolgono il ruolo di "polizia religiosa" dell'Isis, come combattente in Siria. Queste donne, tutte di nazionalità britannica, costituirebbero la "brigata al-Khanassaa", che ha base nella città siriana di Raqqa, attuale "quartier generale" dell'Isis. La quindicenne di Bristol avrebbe lasciato casa sua per incontrare a Londra una diciassettenne e prendere con lei un volo per Istanbul, dirigendosi poi da lì in Siria. Tra i 500 cittadini britannici arruolatisi nelle file dell'Isis, afferma il Sunday, circa 70 sarebbero donne e/o ragazze.

E mentre Usa e Gb affermano con decisione che "li staneremo, sono barbari", dopo la decapitazione del secondo cittadino britannico, Halan Henning, proprio un britannico jihadista si mostra a volto scoperto in video. Si tratta del ventisettenne londinese Omar Hussain, ex guardia giurata, poi divenuto Abu Saeed al-Britani. L'uomo, sfidando l'Occidente, insulta Cameron definendolo uno "spregevole maiale" e invitandolo a inviare contro l'Isis le forze di terra, invece dei raid aerei: " Mandateli tutti, mandate anche i vostri riservisti e ve li rimanderemo indietro uno ad uno nelle bare ".

Dopo la decapitazione di Henning, il prossimo ostaggio designato come vittima dall'Isis è lo statunitense Peter Kassig, convertitosi all'Islam col nome di Abdul-Rahman. I suoi genitori hanno registrato un video, postato su youtube, nel quale supplicano i terroristi islamici di non ammazzare il figlio, sottolineando il fatto che si sia convertito alla loro religione.

Il premier britannico Cameron, in reazione a tutto ciò, ha commentato così: "La brutalità dell'Isis non farà venir meno la determinazione del Regno Unito a combattere i jihadisti. [...] Faremo il possibile perché questi terroristi vengano trovati e consegnati alla giustizia per i loro delitti ignobili ".


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