Isis, primi raid Usa anche in Siria. Obama: “Questa guerra non è solo degli Stati Uniti”

Creato il 27 settembre 2014 da Nicola933
di Gabriella Maddaloni - 27 settembre 2014

Di Gabriella Maddaloni. I raid aerei Usa – in collaborazione con gli Emirati Arabi, Arabia Saudita, la Giordania e il Baherein –  si sono estesi anche in Siria. Nella notte tra lunedì e martedì il nord del Paese è stato colpito da missili, aerei da combattimento e bombardieri. Fonti mediche locali parlano di 11 vittime, di cui 7 tra bambini e adolescenti e 2 donne.

Il presidente Obama dichiara che “Non è una guerra che riguarda solo l’America Abbiamo sventato un complotto di al Qaida in Siria contro gli Stati Uniti e i nostri alleati. Gli attacchi aerei sono stati condotti per eliminare le potenziali minacce terroristiche e non esiteremo a farlo ancora in futuro”. Gli fa eco il generale William Mayville, portavoce del Pentagono: “Il gruppo Khorassan, legato ad al Qaida, si apprestava a sferrare attacchi importanti contro obiettivi occidentali e probabilmente negli Stati Uniti, che in ogni caso non hanno e non impegneranno truppe di terra in Siria”.

Un altro portavoce, John Kirby, riporta il successo di questi primi raid, precisando che sono “solo l’inizio”.

Per quanto riguarda il ruolo dell’Italia nella lotta all’Isis, una nota di Palazzo Chigi asserisce che “[l’Italia] continuerà il proprio impegno contro il terrorismo nel rispetto dei principi della Carta Onu e delle procedure previste dal Parlamento italiano. Come presidente di turno dell’Ue, Renzi si è recato personalmente in Iraq, toccando con mano a Erbil gli effetti disastrosi della violenza e della ferocia dei miliziani contro la popolazione, le donne, i bambini, le minoranze”.

Il gruppo Khorasan, affiliato all’Isis, è, per la stampa Usa, il più pericoloso dello Stato Islamico, e rappresenta “una reale minaccia per l’America e l’Occidente” Per questo le sue postazioni sarebbero quelle maggiormente colpite dai raid. Il giornale panarabo Al Hayat specifica che le basi di Khorasan distrutte si trovavano a ovest di Aleppo. Secondo l’Osservatorio siriano dei diritti umani, 120 sarebbero i terroristi periti nei raid condotti dagli Usa in Siria.

Il prossimo stato che compirà raid aerei contro l’Isis in Iraq è la Gran Bretagna, che si è detta “pronta” in tal senso. Lo riporta il Daily Telegraph citando fonti del ministero della Difesa. Il giornale spiega che Cameron annuncerà la notizia durante l’assemblea generale Onu a NYC. Fonti del partito conservatore affermano inoltre che il Primo Ministro convocherà in settimana il Parlamento per approvare l’intervento militare.


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