I jihadisti continuano a combattere contro le milizie curde e la coalizione internazionale guidata dagli Usa a Kobane, col preciso obiettivo di conquistare la città. Sempre secondo l’Ondus, la coalizione ha realizzato 5 raid aerei sugli obiettivi Isis, nei pressi del fronte della difesa curda. Al Jazeera informa che la Kobane è vuota: tutti i residenti civili sono scappati in Turchia, e in città sono rimasti solo i guerriglieri curdi a combattere contro i terroristi islamici.
Il quotidiano Hurriyet, citando fonti di sicurezza turche, fa sapere che “La Turchia pianifica di creare una zona cuscinetto lungo il confine siriano, in particolare nelle aree controllate dall’Esl e dal Fronte islamico. Ankara preferirebbe che la zona cuscinetto fosse stabilita dalla Coalizione, ma è pronta a procedere anche senza l’aiuto di militari stranieri”.
Intanto, dalla Gran Bretagna il premier Cameron afferma con decisione che “Faremo tutto quello che serve per garantire la sicurezza della Gran Bretagna. La minaccia oggi viene dal terrorismo islamico estremista. Queste persone sono malvagità pura”. Poi, riferendosi ai cittadini britannici arruolatisi nello Stato Islamico: “Siete nemici del Regno Unito e dovete aspettarvi di essere trattati come tali”.
E non è tutto. Confermando i timori espressi pochi giorni fa dal ministro degli Interni inglese Theresa May, gli esperti asseriscono che “È abbastanza credibile che i jihadisti dello Stato islamico possano acquisire armi batteriologiche e chimiche. […] Non è escluso che come reazione all’intervento militare Occidentale in Iraq e ai bombardamenti Usa in Siria possano esservi dei tentativi dell’Isis di colpire gli Stati Uniti e l’Europa con attentati”.
Quanto alla possibilità, sempre espressa in precedenza dalla May, che i jihadisti possano ricorrere anche ad armi nucleari, gli esperti sostengono che “potrebbero utilizzare armi radiologiche, le cosiddette bombe sporche. Gli basterebbe procurarsi delle barre esauste dalle centrali nucleari e assemblarle con esplosivo plastico per farle esplodere nelle città occidentali”.