Quando qualche mese fa
l'ISIT (Istituto Italiano salumi tutelati) mi contattò per prendere parte a questo progetto di diffusione informativa ho aderito subito perché promettevano di mandare assieme a dei prodotti da testare e con cui realizzare una ricetta sfiziosa e divertente, anche del materiale informativo che ci avrebbe aiutati a capire quali sono le direzioni dell'Istituto e i progetti nei quali è impegnato.A me piace molto studiare e mi piace ancor di più farlo se l'argomento riguarda il cibo, mi piace capire quali sono le filiere produttive, gli ingredienti utilizzati e le migliorie apportate ai prodotti nel tempo, conservando la loro tipicità e tradizione.Bé non sono rimasta delusa, il materiale è arrivato copioso e mi ha dato da leggere per parecchi giorni.Parla del consorzio di tutela, dei suoi fondatori, delle promozioni legate ai prodotti e delle metodologie che concedono IGP e DOP.Quindi un insieme di informazioni sulla cultura del fare che sicuramente aiutano il consumatore a orientarsi nel panorama spesso difficile della scelta del prodotto, in questa epoca di offerta forsennata e di importazioni senza ritegno che vanno a snaturare la nostra impagabile tradizione.
Inoltre questo consorzio, alla luce del fatto che gli animali negli anni hanno cambiato nutrizione in modo migliorativo e che le tecniche produttive si sono affinate, nel 2011 ha aggiornato le tabelle nutrizionali che non venivano più ritoccate dal 1993, scoprendo che i salumi hanno:
- notevolmente diminuito il loro apporto in grassi
- aumentato la quantità di proteine nobili presenti nel prodotto.
Questo consente di inserirli senza remore o timori, fino a due volte alla settimana, in porzioni da 50 g circa, all'interno di qualsiasi regime dietetico e bilanciato.
Un notevole sospiro di sollievo per noi mamme che spesso diamo ai bambini i panini con gli insaccati pensando che siano troppo calorici.