(articolo pubblicato sul settimanale il futurista)
Dopo 2300 anni, ancora se ne disputano le spoglie; non quelle mortali, ma la leggenda inarrivabile e un nome universalmente conosciuto ancor prima che arrivasse Hollywood: Mégas Aléxandros, Alessandro Magno, Büyük İskender (in turco) – o “il macedone”, o “il conquistatore”. La Macedonia – o Ex repubblica jugoslava di Macedonia che dir si voglia (Fyrom, nell’assurdo acronimo inglese), per imposizione della Grecia sospettosa di revanscismo – gli ha intitolato l’aeroporto della capitale Skopje: dove qualche mese fa è stata eretta una colossale statua equestre in bronzo, ufficialmente anonima ma chiaramente identificabile. La Grecia ha piazzato una contromossa meno plateale ma altrettanto sfacciata: una grande mostra al Louvre – inaugurata da pochi giorni e in programma fino al 16 gennaio 2012, riccamente sponsorizzata da istituzioni e privati – sulla storia della Macedonia antica, dal XV secolo a. C. alla Roma imperiale (senza dimenticare la mostra di qualche mese fa a Oxford, “Da Ercole ad Alessandro il Grande”). Come per dire: l’esclusiva è nostra, su Alessandro e sulla Macedonia.
Sulla Macedonia settentrionale, regione della Grecia: sul suo ricchissimo patrimonio archeologico, poco conosciuto dal grande pubblico perché di recentissimo rinvenimento. Solo nel 1977, infatti, sono stati portati alla luce – da parte dell’archeologo greco Manolis Andronicos – i sepolcri reali dei Temenidi discendenti da Ercole a Vergina (l’antica Aegae, prima capitale del regno, dal 1996 inserita nella Lista del patrimonio dell’umanità dell’Unesco), tra cui quello intatto di Filippo II padre di Alessandro; e gli scavi hanno poi costantemente prodotto eccezionali scoperte: oggetti di oreficeria strabilianti, il teatro dove Filippo venne ucciso, la probabile tomba di Euridice madre di Filippo, nuove e non ancora attribuite tombe nel 2008 e 2009.
La mostra ha un’impostazione per metà cronologica e per metà tematica, presenta circa 150 pezzi di pregevole fattura. Le origini, fino al IV secolo a. C.: con splendidi corredi funerari, che contengono anche molti oggetti importati (in Macedonia vennero fondate numerose colonie di altre città greche). Da Alessandro I ad Alessandro Magno: la capitale Aegae, le sue tombe, i suoi edifici. L’epoca ellenistica: soprattutto gioielli particolarmente raffinati. La società macedone: la produzione artistica, l’organizzazione del regno, l’istruzione, il mondo degli uomini e quello delle donne. La religione e la morte: le necropoli, le pratiche funerarie, corone d’oro per i defunti. La Macedonia romana, a partire dal 168 sempre a. C.: la nuova organizzazione politica, le nuove leggi, i nuovi stili artistici, i nuovi santuari. La nascita della leggenda di Alessandro, quasi divinità sin da vivo: medaglie con la sua effigie e ritratti scolpiti, simulacri d’immortalità.