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islamismo: La fatwa contro Salman Rushdie, l’assassinio del traduttore giapponese, il ferimento del traduttore italiano e dell’editore norvegese – da Il Post

Creato il 06 dicembre 2015 da Paolo Ferrario @PFerrario

Il 14 febbraio del 1989, 25 anni fa ieri, l’ayatollah Ruhollah Khomeini, il leader politico e religioso dell’Iran, annunciò alla radio la condanna a morte dello scrittore di origine indiana Salman Rushdie. La colpa di Rushdie, che in quel momento si trovava a Londra, era aver scritto I versi satanici(The Satanic Verses), un romanzo in cui – secondo Khomeini – Rushdie insultava la religione islamica e il suo profeta. Quella di Khomeini era una fatwa, cioè la sentenza emessa da un’autorità religiosa e teoricamente vincolante per tutti i musulmani. Venticinque anni dopo quella sentenza è ancora in vigore: fino ad oggi ha causato la morte del traduttore giapponese del libro, il ferimento del traduttore italiano e dell’editore norvegese, la distruzione di diverse librerie in tutto il mondo e continua a costringere Rushdie a vivere nascosto, sotto la protezione del governo britannico.


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