Iraq:
l’Isis ha distrutto un palazzo assiro risalente al IX secolo a.C. a Nimrud.
Iraq, Isis rade al suolo
sito archeologico di Nimrud
Nimrud Continua la distruzione dei siti archeologici per mano dei jihadisti dell’Isis. Dopo i vandalismi iconoclasti dell’anno scorso, l’abbattimento della moschea di Jona a Mosul in giugno, la devastazione del museo locale, i resti dell’antica Niniveh e del sito di Atra solo pochi giorni fa, arriva la notizia della distruzione sistematica della biblica città assira di Nimrud. È il ministero del Turismo e delle Antichità a Bagdad a renderlo noto. Non specifica l’estensione dei danni, che sembrano essere ingenti dato che sono stati usati bulldozer e veicoli militari pesanti. Il sito di Nimrud è situato a una trentina di chilometri sulle rive del Tigri nelle zone sassose a sud est di Mosul, cominciò ad essere abitato circa quattromila anni fa. Nell’ottavo secolo avanti Cristo la città divenne capitale del regno assiro: uno dei sovrani più noti fu Assurbanipal. La Genesi attribuisce la fondazione della città (inizialmente chiamata Calah o Kalhu) addirittura ad un nipote del mitico Noè, il cui nome era proprio Nimrud. Il celebre Obelisco Nero, una stele ricca di bassorilievi alta quasi due metri e ritrovata nell’antica cerchia urbana, si trova da oltre 150 anni nel British Museum.