Un morto e cinque feriti. Preoccupante il bilancio del nubifragio che si è abbattuto sull’Isola d’Elba e che ha allagato Marina Campo a seguito all’esondazione del fosso degli Alzi. Lo straripamento è avvenuto dopo oltre tre giorni di pioggia battente. Marina di Campo aveva in questi giorni già sopportato il mare grosso con onde oltre 4 metri di altezza ed oggi un’anziana donna di 81 anni è stata travolta dalla furia dell’acqua mentre si trovava nella sua abitazione. Sono stati i vigili del fuoco, allertati da alcuni testimoni ad entrare nell’appartamento dell’anziana signora, trovandola purtroppo già esanime. Si presume che, avendo la donna problemi di deambulazione, sia caduta nell’acqua che aveva invaso la sua casa sita al pian terreno.
Ci sono poi cinque feriti, tutti trasportati con l’elisoccorso all’ospedale di Portoferraio, di cui uno è particolarmente grave. E’ un’altra donna anziana, colpita da ictus. Gli altri quattro feriti hanno subito contusioni varie in seguito a cadute e non sono gravi.
Fortunatamente numerosi sono stati anche i salvataggi di molti che, per sfuggire al fango, all’acqua, e ai detriti, hanno cercato riparo sui tetti delle auto o sugli alberi.
Attualmente Marina di Campo è completamente allagata. La Protezione Civile regionale e altro personale sono in questo momento in viaggio da varie zone della Toscana, anche se i collegamenti sono abbastanza difficoltosi.
La pioggia continua a battere con insistenza e si susseguono smottamenti e frane che stanno creando grosse difficoltà alla circolazione. La strada provinciale all’altezza del bivio per Marciana Marina è impraticabile e l’acqua arriva all’altezza degli sportelli delle auto, un ponte è crollato.
Rabbia e amarezza nella dichiarazione del sindaco Segnini, anche lui isolato nella sua abitazione «Eravamo preparati all’ondata di maltempo che nel fine settimana era stata prevista sul nostro territorio, ma non di questa entità e soprattutto non per la mattinata di lunedì. Nel primo pomeriggio di venerdì la Protezione Civile della Provincia ci aveva trasmesso un’allerta meteo che avevamo immediatamente diffuso a popolazione e organi di stampa. Quest’allerta, con le relative raccomandazioni che di volta in volta si diffondono in questi casi, era diramata dalle 18 di venerdì fino alle 20 di domenica. Niente si diceva sulle prime ore dell’alba di lunedì, quando si è poi scatenato quest’inferno».