Non è facile la convivenza all'Isola dei Famosi fra il "Divino" e l'ex gieffina Guendalina Tavsasi. I due non vanno d'accordo dal loro sbarco in Honduras e l'arrivo fra gli ex Eletti di Jivago non ha fatto altro che esacerbare gli animi: Otelma infatti, un pò geloso del rapporto che unisce Guenda ed il modello, crede che il brasiliano sia vittima della "Sindrome di Stoccolma" e che quindi si sia innamorato della sua aguzzina.
Ieri è andata in scena l'ennesima lite per via del cibo, ormai chiodo fisso di Otelma. Guenda vicino al fuoco per preparare il riso viene bacchettato dal Mago: " Continua a fare assaggi - la rimprovera - capisci che è una cosa da pazzi". Tra i nemici si scatena l'inferno, mentre gli altri naufraghi si guardano bene dall'intervenire: “Ma tu sei malato”!?! - gli risponde l'ex gieffina - Non ho toccato niente, lo giuro su mia figlia (...) Tu sei invidioso" . La lite continua finchè Otelma non si rivolge verso Cayo Paloma all'indirizzo degli Eroi e utilizza un linguaggio poco fine che per la verità ormai lo caratterizza: "Nominatela! Mandatela a fare in c....o!”.
Guenda è incredula anche per l'aggressività del compagno di avventure, mentre Cecchi Paone prende le sue difese sottolineando che, amicizia a parte, Andrea e Jivago si sono ben guardati dall'intervenire a suo favore... (VIDEO)
Subito dopo, come si legge sul sito ufficiale dell'Isola, è scoppiata una lite che non è stata ripresa dalle telecamere, ma raccontata dai protagonisti attraerso il confessionale: "Otelma - si legge sul sito - dopo aver buttato la porzione di riso in mare, inizia a urlare in modo veemente contro Guendalina e ad andarle addosso in modo minaccioso. Jivago, che è riuscito a separarli, non si spiega il perché dell’atteggiamento del Divino. La situazione è comunque concitata e sono tutti molto turbati dall’accaduto. Scende la notte sugli ex Eletti e Guendalina è ancora indispettita per l’atteggiamento avuto dal Divino nei suoi confronti. La cosa che più infastidisce la romana è il fatto che abbia buttato del cibo in mare, piuttosto che donarlo a qualsiasi